FIRENZE– La strage che il 29 giugno 2009 causò 32 morti è più chiara dopo la consegna della relazione alla Procura di Lucca da parte del perito incaricato degli accertamenti tecnici sul carro cisterna carico di gpl, la cui esplosione causò la tragedia, uno squarcio nel fianco del vagone esploso alla stazione di Viareggio. Un merci deragliò ed esplodero due vagoni carichi di gas: le fiamme alte investirono cinque abitazioni, e decine di automobili. “E’ un altro, doveroso passo verso l’accertamento della verità, che è condizione indispensabile per poter ottenere giustizia” commenta il commissario alla ricostruzione di Viareggio, Enrico Rossi “La ricostruzione di ciò che accadde in quella tragica notte e soprattutto delle cause – aggiunge il presidente della Toscana – è un tassello fondamentale del complesso e impegnativo iter che la magistratura sta conducendo.
E la relazione depositata ieri, ne è una delle componenti. Adesso, come in ogni procedimento, ciò che vi sta scritto sarà sottoposto al vaglio degli inquirenti e degli altri tecnici di parte. Ciò che afferma l’ingegnere che ha condotto le perizie, è inequivocabile. Certo il percorso da compiere è ancora lungo, ma questo primo passo é un importantissimo contributo alle indagini, che testimonia come l’attenzione e l’impegno per rendere giustizia ai familiari delle vittime, alla città e all’intera regione, non siano certo venuti meno”.