L’obiettivo è non condannarli all’analfabetismo. Ed insegnargli, oltre alla storia, all’italiano e la matematica, anche la speranza. Perché quel diploma di terza media permetterebbe un già difficile inserimento nel mondo del lavoro. Questa mattina, in Palazzo Vecchio, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi ha firmato il protocollo d’intesa con il direttore dell’istituto penale per i minorenni ‘G.P. Meucci’ di Firenze per l’attivazione dei corsi di scuola secondaria di primo grado e, per chi ha già la licenza media, per il biennio della secondaria di secondo grado.
Erano presenti il procuratore presso il tribunale dei minori di Firenze, Massimo Floquet, Tiziana Minelli, vicedirettrice del centro di giustizia minorile di Firenze e Fiorenzo Cerruto, direttore del Meucci. «E’ il primo accordo del genere in Italia – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – in nessun altro caso insegnanti del Comune lavorano con i giovani di un carcere. Questo succede a Firenze per coprire la grave carenza del Ministero che garantisce soltanto corsi di scuola primaria.
La città non può consentire che non venga applicato uno dei principi fondamentale della nostra Costituzione, ossia il diritto all’istruzione. E, quindi, ha subito risposto, impiegando proprie risorse, all’appello del Meucci». Le lezioni, che coinvolgeranno una ventina di ragazzi, saranno tenute dai docenti degli ex corsi serali del Comune e la direzione del carcere minorile si attiverà affinché i giovani detenuti inseriti nel progetto scontino l’intera pena al Meucci. «Dopo una prima fase di sperimentazione realizzata da gennaio a giugno 2011 – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi - l'offerta educativa per il nuovo anno scolastico viene progettata in modo da inserirsi in modo organico e più efficace nella rete delle attività presenti nell'istituto che prevedono anche corsi di formazione professionale». L'intervento educativo si presenta con una struttura flessibile, adattabile alle esigenze degli utenti.
Le lezioni prevedono le discipline fondamentali della scuola media, ovvero italiano con grammatica e lettura, storia e geografia, lingua inglese, scienze e matematica, e vengono effettuate di volta in volta con l'aiuto di strumenti multimediali, fotocopie e testi, anche non strettamente scolastici e con una continua collaborazione con le altre offerte formative presenti nel Meucci. L'organizzazione è basata su moduli didattici con unità formative brevi, in modo da rispondere alle esigenze particolari di ogni studente, come anche alla diversa durata della permanenza nell’istituto.
Al termine di ogni modulo didattico verranno effettuate verifiche per valutare il livello di apprendimento ed i progressi di ogni ragazzo. I risultati faranno parte del ‘portfolio’ di ciascuno e potranno servire come crediti scolastici, con la validazione delle scuole statali. Qui il Protocollo siglato oggi a Firenze