Firenze – Via libera all’acquisizione di quote della società Aeroporto di Firenze da parte della Regione Toscana. Le commissioni Affari istituzionali e Mobilità ed infrastrutture del Consiglio, in seduta congiunta, hanno infatti approvato stamani a maggioranza, con i voti di Pd e Idv, la contrarietà del Pdl, la delibera che apre la strada al riacquisto di una percentuale di azioni della società che gestisce il Vespucci con il potenziale ritorno della Regione nel Cda dell’aeroporto di Peretola.
La delibera andrà in Aula accompagnata da una lettera di raccomandazione alla Giunta relativamente alla trasparenza dell’operazione e alla congruità della spesa. Scopo della delibera è integrare un sistema aeroportuale, quello toscano, che secondo la delibera deve basarsi innanzitutto sulla collaborazione fra i due principali scali, Pisa e Firenze, fatte salve le loro specificità. Pisa è un aeroporto internazionale, Firenze uno scalo intermedio o “city airport”. La presenza della Regione in entrambe le compagini societarie, secondo le intenzioni, dovrebbe favorire l’armonizzazione del sistema.
La Regione, che è presente nei Cda di quasi tutti gli aeroporti toscani, detiene peraltro il 16,9 per cento delle quote del Galilei di Pisa. Dopo che il presidente della commissione Mobilità ed infrastrutture, Fabrizio Mattei, Pd, ha spiegato che “in discussione oggi c’è un atto consequenziale a quanto deciso dal Consiglio regionale”, è stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi, Idv, a ricordare che “la Finanziaria 2011 ha indicato questa facoltà al Consiglio” e “adesso ci sono le condizioni per attuarla”.
Dopodiché la parola è passata al direttore generale della presidenza della Giunta, Antonio Barretta, che ha sottolineato che “si tratta di una delibera di indirizzo” e che “la Regione è già presente negli assetti societari di diversi scali toscani”.Nel corso del dibattito Alberto Magnolfi, capogruppo Pdl, ha prima criticato l’assenza di assessori regionali agli odierni lavori delle due commissioni e poi ha chiesto “perché si sono vendute dieci anni fa le azioni di Peretola se oggi si vanno a riacquistare facendo anche un pessimo affare”.
Sulla sua linea d’onda si è schierato Paolo Enrico Ammirati, sempre Pdl, che ha posto una domanda: “Cosa oggi rende strategico Firenze?”. Vittorio Bugli, capogruppo Pd, ha di contro affermato che “la decisione politica di acquisire le azioni dello scalo fiorentino è stata presa in Aula consiliare attraverso i documenti di programmazione economica” e Paolo Bambagioni, in aggiunta, ha affermato che “con questo atto si creano le condizioni per il rilancio dell’aeroporto di Firenze”.Eugenio Giani, Pd, auspicando l’acquisto da mani private delle quote azionarie per rafforzare il ruolo pubblico, ha infine ricordato che “quella che si approva oggi è una regola di indirizzo che non dice da chi bisogna acquistare e in quali quantità” e ha concluso: “In ogni caso per decidere bisogna essere nei Cda”