“Meridiana non può lasciare Firenze. Stiamo parlando di una compagnia che impiega 150 persone e rappresenta il 40% dei voli della nostra città. Non comprendiamo appieno le ragioni di questa scelta, visti anche i buoni risultati commerciali di questi anni”. E’ quanto dichiara il vicesindaco Dario Nardella. “La dimostrazione – continua - deriva dal buon livello di riempimento dei voli Meridiana e dal subentro di Alitalia nelle tratte soppresse: Firenze Praga, Firenze Olbia, Firenze Catania.
Un subentro che è quasi totalmente a svantaggio di Firenze, spostando voli aerei e traffico sull’aeroporto Galilei di Pisa”. Secondo Nardella quello a cui assistiamo “è uno svuotamento dell’aeroporto fiorentino e troppe sono le zone d’ombra. Se Alitalia con AirOne intende sostituire Meridiana, lo faccia alla luce del sole, investendo su Firenze e recuperando le attività di manutenzione di Meridiana Fly e il personale di Meridiana”. “Chiediamo all’azienda le vere motivazioni di questa scelta e, se tra i problemi vi fosse anche la pista di Firenze, diventerebbe ancora più urgente uscire dagli scontri ideologici e sciogliere definitivamente il nodo della nuova pista per la messa in sicurezza un aeroporto che rischia di perdere ogni giorno di attrattività”.
“La Regione Toscana chiarisca quali sono gli obiettivi strategici - conclude il vicesindaco - e si faccia garante per la costruzione di un polo aeroportuale integrato ed equilibrato, oltre alla risoluzione rapida della questione della pista fiorentina. Il Comune di Firenze è in prima linea, pronto a fare la propria parte: a condizione di essere coinvolto in modo chiaro fin dall’inizio”. “L’interessamento della Federazione della Sinistra circa la sorte dei lavoratori di Meridiana è tardiva, ma non solo: è anche molto contraddittoria.
Non si può allo stesso tempo volere la morte di Peretola e poi pretendere di salvare i posti di lavoro. Le due cose non stanno insieme”. Così Stefania Fuscagni consigliere regionale del PdL e portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale a commento “La logica non fa difetto e allora la questione è chiara: Meridiana lascia Peretola perché l’aeroporto di Firenze è ormai su un binario morto visto che la Giunta regionale non si decide per il suo potenziamento. E la Giunta regionale non si decide perché la maggioranza è ostaggio di forze politiche come FdS che a Peretola hanno dichiarato guerra a tutto vantaggio del famigerato Parco della Piana.
A conferma di ciò ci sono le parole del luglio scorso di un consigliere regionale della Federazione della Sinistra che ebbe a dire che ‘la via maestra’ era addirittura chiudere lo scalo fiorentino. Allora – prosegue la portavoce dell’Opposizione - la chiarezza è d’obbligo: se lo scalo non si potenzia, o peggio se lo si chiude, i lavoratori vanno a casa così come si dà un colpo mortale al turismo e all’economia fiorentina e toscana. La risposta all’interrogazione la Federazione della Sinistra non può che darsela da sola e sta tutta in poche parole: il lavoro viene meno perché Peretola è in fin di vita e di questo la FdS è una delle principali responsabili.
Non si può tenere - il piede in due staffe e ci piacerebbe almeno il buon senso del silenzio così da non aggiungere ai lavoratori, oltre al danno, anche la beffa di un interessamento inutile e di comodo”, conclude Fuscagni. “Anche la Regione Toscana è preoccupata per la scelta di Meridiana di lasciare l’aerostazione di Firenze, che rappresenta un passo indietro per l’aeroporto Vespucci. Come ha già spiegato la settimana scorsa l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini dopo il suo incontro con il nuovo amministratore delegato Giuseppe Gentile, la scelta è di tipo industriale e non ha a che fare con le infrastrutture di volo e in particolare con la pista dell’aeroporto Vespucci”.
Così l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao interviene nel dibattito sul futuro a Firenze della compagnia aerea Meridiana. “La Toscana ha tra le proprie priorità strategiche il potenziamento del sistema aeroportuale – ha spiegato l’assessore - e proprio per questo sta investendo su questo settore e sul potenziamento delle aerostazioni”. Il più recente atto che conferma questa volontà è dello scorso 14 settembre, data in cui è stato approvato in Conferenza dei servizi un piano di ammodernamento dell’aeroporto di Firenze che prevede l’ampliamento del piazzale ovest e della ‘hall arrivi’.
Si tratta di un intervento da quasi 6 milioni di euro, di cui 1,8 finanziati dalla Regione tramite fondi Fas autorizzati dalla Commissione europea. “Proprio per incentivare maggiormente il traffico aereo – aggiunge infine l’assessore – è in via di definizione un bando che destinerà 1,2 milioni di euro all’aumento dei collegamenti da e per la Toscana”.