“All’Ataf abbiamo dimostrato concretamente la nostra disponibilità, accettando di ridurre del 30% le ore di permesso sindacale. Ora però dateci uno straccio di piano industriale sul quale discutere. Nella privatizzazione non vediamo il demonio, ma non vogliamo neppure essere presi per il naso.” E’ l’appello lanciato dal segretario generale della Cisl di Firenze, Roberto Pistonina, nella sua relazione che ha aperto stamani a Firenze il Consiglio Generale del sindacato provinciale. Il dibattito dell’assemblea è stato centrato in particolare sul panorama economico e politico nazionale e internazionale, in vista di un autunno che si preannuncia assai difficile.
“La Cisl ha cercato in ogni modo di stare al tavolo col governo, ed ha ottenuto modifiche importanti, come lo stop ai provvedimenti iniqui sulle pensioni. Abbiamo giudicato inopportuno il momento scelto dalla Cgil per uno sciopero in solitaria. Ma oggi è arrivato anche per noi il momento di dire basta a questo governo, per il bene del Paese. La crisi è profonda, mancano politiche di rilancio del Paese, abbiamo fatto una manovra finanziaria che è stata gettata al vento, perché se l’obiettivo era tranquillizzare i mercati internazionali, credo che la schizofrenia di questo governo stia facendo l’esatto contrario; non li ha tranquillizzati e quindi l’aggressione della speculazione internazionale, anche alla luce del declassamento da parte delle agenzie di rating, non ci consente di dormire sonni tranquilli.” Nella sua relazione Pistonina ha toccato anche temi locali, a cominciare appunto dall’ipotesi di privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico fiorentina.
“Noi non demonizziamo le privatizzazioni, ma vanno fatte con attenzione; il modello non può certo essere quello di Autostrade, dove si è passati da un monopolio pubblico a uno privato. Quello che ci interessa è che le aziende oggi pubbliche siano solide finanziariamente e salvaguardino occupazione e reddito dei lavoratori. Sulla privatizzazione di Ataf finora c’è stata troppa schizofrenia: prima si voleva privatizzare il 40%, poi il 100%, salvo poi tornare indietro. Noi vogliamo misurarci su un piano industriale, che chiarisca anche come ciò si incastra con la gara unica regionale, e non solo sulle parole” Sui rapporti non facili tra sindacati e amministrazione comunale di Firenze Pistonina ha ricordato che “al sindaco di Firenze abbiamo lanciato un appello, anche insieme a Cgil e Uil: facciamo punto e a capo, sediamoci a un tavolo e affrontiamo le tante vertenze aperte, dall’Ataf al Maggio, dal capitolo aeroporto e infrastrutture, fondamentale per far ripartire l’economia, all’addio di Meridiana.
Sono troppe e troppo importanti le questioni in ballo, sia noi che lui abbiamo responsabilità pubbliche verso gli iscritti e verso gli elettori, è il momento di mettere da parte i personalismi ed affrontare davvero i problemi. Speriamo che il sindaco lo capisca.” Nel corso dei lavori il Consiglio Generale ha anche provveduto ad eleggere Giovanni Ronchi a segretario generale aggiunto della Cisl fiorentina. In chiusura dei lavori l’intervento di Maurizio Petriccioli, componente della segreteria nazionale Cisl.