“Anatomia del suicidio in carcere. Conoscere e regolare per prevenire”. È questo il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 30 settembre a Palazzo Vecchio. A partire dalle 9 addetti ai politici, amministratori, esperti ed addetti ai lavori si confronteranno su un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto dimensioni drammatiche. Al convegno saranno presenti, tra gli altri, l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi, il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Firenze Luigi Marroni, il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi, l’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e la presidente del Tribunale di Sorveglianza Antonietta Fiorillo.
“Come Amministrazione comunale siamo contenti di aver collaborato alla realizzazione di questo convegno – dichiara l’assessore Saccardi -. Il Comune ha il dovere di salvaguardare la salute di tutti i suoi cittadini, anche quelli detenuti, e, quindi, non possiamo che accogliere con favore una riflessione sulla prevenzione del fenomeno dei suicidi in carcere e sui motivi che li generano”. L’appuntamento, promosso dalla Società Italiana di Psichiatria Penitenziaria in collaborazione con il Comune e l’Azienda sanitaria di Firenze, vedrà interventi e relazioni di esperti di etica e studiosi della materia.
“L’obiettivo di questo convegno di respiro nazionale – sottolinea Gemma Brandi responsabile salute mentale istituti di pena di Firenze e tra i soci fondatori della Società Italiana di Psichiatria Penitenziaria – è fornire un’occasione di confronto e di approfondimento su come poter prevenire, quando è possibile, questi tragici eventi. L’auspicio è di poter definire una checklist per la prevenzione dei suicidi in carcere”. L’iniziativa, infatti, analizzerà il tema a partire da esperienze pratiche e da procedure in essere per formulare una teoria che ricada sulla pratica attraverso la definizione di linee di indirizzo e indicatori di rischio.