Una gara chiamata a dire la verita', forse, sullo stato di salute della Fiorentina. Sotto il profilo tecnico, ma soprattutto sotto l'aspetto mentale. Tra le file del Parma, squadra dal profilo altalenante, dove spicca il nome dell'ex Massimo Gobbi (oltre a Lucarelli e Blasi), manca Giovinco per squalifica, l'uomo piu' rappresentativo ed in forma dei ducali. Colomba si affida cosi' al tandem Floccari - Biabiany. Mihajlovic sfida l'Artemio Franchi inserendo come sempre Montolivo a centrocampo.
Davanti a sostituire l'infortunato Gilardino c'e' il Tanque, Santiago Silva, portatore sano di tutte le aspettative mancate dei grandi campioni giunti a Firenze con furore e poi ripartiti mestamente, a lui il compito di sorprendere e far sognare un ambiente vicino a sprofondare nell'immediato passato. Vargas, nuovamente titolare, richiamato ad una serata delle sue sulla fascia mancina. De Silvestri recupera il suo posto sulla fascia destra e l'azzurro Cassani finisce in panchina. La Torre di Maratona, che il vicesindaco di Firenze Dario Nardella definisce "La piu' bella di tutti gli stadi italiani" torna ad illuminare la citta'.
Sulla struttura, che compie 80 anni dalla sua realizzazione ad opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, svettera' nuovamente il labaro viola. Come canta Narciso Parigi nell'inno della squadra che recita anche, "nell'ora di sconforto e di vittoria" auspicando che l'una porti bene all'altra. Buona l'azione di Cerci sulla destra, la palla nel mezzo non viene intercettata da nessuno, ma l'esterno arriva con facilità in area di rigore. Facile è anche il capovolgimento di fronte con i ducali che si portano davanti a Boruc senza impensierire la retroguardia gigliata.
Si lotta a centrocampo ed il primo tocco di Montolivo viene accompagnato dai fischi delle curve.Un'azione utile per la causa arriva al 10', Vargas nel mezzo per Cerci che colpisce bene la sfera ma il tiro è centrale e Mirante controlla in due tempi. Altra azione pericolosa dei viola al 18' con Gamberini che gira di testa verso Mirante, Silva ci mette il piede di rapina ma la alza troppo e la sfera termina sopra la traversa. Ci provano i ducali su calcio d'angolo, ma la manovra è comunque confusa ed i viola controllano.
Pressano alto gli uomini di Colomba e Natali ripiega più volte sul portiere per non rischiare... rischiando. Poca intesa tra Jovetic e Santiago Silva, lo si vede negli scambi stretti dove i due prendono direzioni opposte al momento di cercarsi. Se la manovra degli ospiti è mirata all'immediatezza, perdendo in precisione, i viola cercano di aggirare la difesa e questo offre tempo alla difesa emiliana di organizzarsi e respingere le avanzate. Al 43' Biabiany lanciato a rete, ci pensa Natali a sbrogliare mettendo in fallo laterale. Nella ripresa fulminea la rete viola con Jovetic che da distanza ravvicinata riceve palla da Behrami e, completamente solo, supera Mirante.
Parma che prova a recuperare e viola che si limitano a controllare con maggiore scioltezza nel creare le ripartenze. Pericoloso Biabiany al 14' fermato dal recupero di Natali. Ancora viola in rete al 15', Vargas aziona la motrice e crea un cross diretto in area dove Alessio Cerci anticipa tutti ed in torsione mette la sfera sotto la traversa. Colomba manda in campo il 36enne Hernan Crespo che si rende subito pericoloso. Mihajlovic cambia Vargas per Kharja e Cerci per Romulo. Applausi del Franchi per il Messi di Valmontone. Azione corale dei viola e doppietta personale da parte di Jovetic che si smarca ottimamente e trova l'angolino alla destra di Mirante.
Il montenegrino sale in cattedra non facendo così rimpiangere l'assenza di Alberto Gilardino. "Una vita a corrente alternata" che però offre spunti di riflessione utili ad intravedere una crescita caratteriale non indifferente. Si può dormire per un tempo, il calcio lo permette, l'importante è svegliarsi entro il novantesimo. Jovetic si candida a leader e si riprende quel posto che gli sarebbe spettato di diritto nella scorsa stagione ed ancor più con l'addio di Adrian Mutu. "Abbiamo sofferto tanto nel primo tempo - dichiara il calciatore a Sky - ma abbiamo tenuto la partita nelle nostre mani.
Ho fatto due reti ma non sono io il protagonista, la squadra tutta ha fatto bene. Adesso arriva il Napoli e sarà una gara difficile". Necessario l'apporto di Cerci, la cui "fantasia" si conferma la speranza più concreta per la squadra di Sinisa Mihajlovic. Il rientro di Vargas è quello di chi gioca a nascondino, ma quando scatta fa la differenza. Fischi per Riccardo Montolivo ed invito, neppure troppo velato, a togliersi la maglia. il giocatore risponde con il classico "compitino", sperando che non sia una costante. Ant Len