Il ripristino di 14 treni tagliati o rimodulati sulla linea lenta Firenze-Arezzo della fascia oraria 13-17.30 e il confronto con la Regione sulla riorganizzazione attuale e futura dei treni del Valdarno. Sono queste le richieste avanzate dal portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, durante l'audizione di questa mattina presso la commissione trasporti del Consiglio Provinciale di Firenze. «Dei 35 treni colpiti, di cui 13 tagliati, dalla Regione la settimana scorsa - ha affermato Da Re - si ripristino quei 14 treni, di cui 7 tagliati, della fascia oraria fra le 13 e le 17.30, in partenza da Firenze e da Arezzo per il Valdarno, così da recuperare quei treni che, sebbene non fossero in orario di punta, erano comunque utilizzati da molti studenti e lavoratori per il loro rientro nel Valdarno, in particolare nelle stazioni di Figline, Incisa, Rignano, S.Ellero-Reggello e Pontassieve».
Durante l'audizione in Provincia il portavoce dei pendolari ha sottolineato come per i tagli e per la riorganizzazione dei treni sulla linea aretina la Regione non abbia previsto alcuna consultazione preventiva e verifica successiva con i rappresentanti dei pendolari del Valdarno e di Arezzo. «Eppure il contratto di servizio vigente con Trenitalia - ha spiegato Da Re ai consiglieri provinciali - prevede (all'art.19) incontri specifici ogni 6 mesi e "in ogni caso se ne presenti la necessità" fra Regione, Trenitalia e i rappresentanti dei pendolari.
Invece la Regione e l'assessore regionale ai trasporti Ceccobao sono inadempienti e non incontrano i pendolari del Valdarno e di Arezzo da oltre 1 anno, dal 13 maggio 2010» ha concluso Da Re, chiedendo alla commissione la presentazione di una mozione al Consiglio Provinciale, sia per invitare la Regione a un confronto anche con i pendolari per la possibile riconsiderazione dei tagli effettuati sulla linea lenta, che per la riorganizzazione dei treni lenti e diretti del Valdarno e di Arezzo.