La rimodulazione del servizio ferroviario lungo la linea aretina è stata oggetto ieri pomeriggio della seduta congiunta delle commissioni trasporti del Comune e della Provincia di Arezzo, aperta ai comitati dei pendolari di Arezzo. All’incontro ha partecipato una delegazione dell’assessorato regionale ai trasporti, che ha ribadito la scelta della Regione di continuare a tutelare i pendolari di fronte ai pesanti tagli fatti dal Governo, ed ha illustrato la rimodulazione del servizio a partire da lunedì 12 settembre. Sulla linea Firenze-Arezzo nelle cosidette “fasce di morbida” (cioè lontane dagli orari di maggiore afflusso pendolare) saranno accorpate alcune coppie di treni a scarsa frequentazione, che presentano orari di partenza ravvicinati.
Accorpamenti previsti anche sulla linea Pontassieve-Arezzo-Chiusi, con partenze anticipate o posticipate di massimo 15 minuti rispetto all’orario attuale. Resteranno invariati i treni nelle fasce orarie ‘pendolari’ (5,30-9 e 17-19), e in tutte le stazioni l’offerta rimarrà comunque superiore a quella precedente all’attivazione di Memorario. In tutto le variazioni minime di orario interesseranno meno di un quinto dei passeggeri abituali. I delegati dell’assessorato regionale ai trasporti che hanno preso parte all’audizione presso le commissioni trasporti di Comune e Provincia di Arezzo hanno inoltre colto l’occasione, rispondendo a precise istanze del comitato pendolari di Arezzo, per ricordare che la Regione, malgrado questo esuli dalle proprie competenze, si sia fatta portavoce presso Trenitalia delle esigenze del territorio aretino ed ha chiesto precise rassicurazioni in merito alla reintroduzione entro breve dei due intercity Firenze-Roma n.
592 e n. 595 sospesi ad agosto, in seguito al recente incidente nella stazione di Roma Tiburtina