«Da oggi sono partiti i tagli ai treni dei pendolari della linea lenta Firenze-Arezzo e del Valdarno, con 13 treni cancellati definitivamente e altri 22 'rimodulati' e frutto di accorparmenti e cambiamenti di orario dei 35 treni colpiti complessivamente dalla riorganizzazione della Regione». Lo afferma il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, che aggiunge: «Con questi tagli e accorpamenti saranno penalizzati soprattutto i pendolari delle stazioni di Figline, Incisa, Rignano, S.Ellero-Reggello e Pontassieve, dove si risentirà di più della riduzione dei treni, non tanto negli orari di poca affluenza della mattina, fra le ore 9 e le 14, ma del primo pomeriggio, fino alle 17». Ed è proprio questo il rammarico del portavoce dei pendolari del Valdarno.
«La Regione non ha toccato i treni lenti delle ore di punta nelle cosiddette "fasce pendolari", cioè fra le ore 6-9 e le 17-19 (tranne 3 casi) - spiega Da Re - ma poteva mantenere anzichè tagliare alcuni treni fra le ore 14 e le 17 e subito dopo le 19, quando sono molti i pendolari in rientro da Firenze per il Valdarno e concentrati su stazioni ferroviarie specifiche. Adesso questi pendolari - continua Da Re - non solo devono controllare meglio i nuovi orari, ma saranno costretti a modificare forzatamente i loro tempi e abitudini».
Il portavoce dei pendolari polemizza infine con i sindaci del Valdarno per la loro mancanza di comunicazione con i loro concittadini-pendolari. «Se da tre mesi erano già stati informati dei tagli della Regione - conclude Da Re - perchè non ne hanno parlato pubblicamente e si sono confrontati con i loro concittadini pendolari?».