Quattro giorni di spettacoli, esposizioni, esibizioni e dibattiti per dare conto di un patrimonio di storia, idee, passioni ed impegno per la fauna e l’ambiente, troppo spesso misconosciuti. La caccia, nell’inedita veste di spettacolo: con la falconeria, straordinaria rappresentazione di un rito antico 4000 anni, codificato da Federico II di Svevia e tenuto oggi in vita dalle associazioni VENATORIE. Esibizioni quotidiane mostrano le straordinarie mete che passione e conoscenza della natura riescono a raggiungere.
Nel 2010 l’Unesco ha riconosciuto la Falconeria, arte di addestrare i rapaci alla caccia, patrimonio dell’umanità. Volantini e “zimbelli”, richiami addestrati per la caccia al colombaccio proseguono, con esibizioni e dimostrazioni, il cammino dentro la storia della caccia e delle sue mille sfaccettature. “Trofei” da vedere e per capire: se vuoi salvaguardare la natura devi conoscerla. Le mostre annuali, belle a vedersi, gratificanti per gli appassionati che vi partecipano, aiutano anche a raccogliere dati e informazioni sulla salute delle popolazioni e ad indirizzare la scelte di prelievo dei cacciatori “di selezione”.
Immagini, riviste, documenti, curiosità e “attrezzi del mestiere”, raccolte con amore e pazienza dal Museo Itinerante della Caccia, ricostruiscono una storia secolare, testimoniano lo stretto legame dell’arte venatoria con lo sviluppo delle scienze naturali e della nostra civiltà. Appuntamento a Expo Rurale 2011 al Villaggio delle Associazioni Venatorie, per conoscere la caccia e le sue Organizzazioni : soggetti moderni e consapevoli, depositari di tradizioni e cultura, protagoniste oggi della gestione del territorio, per la conservazione, la valorizzazione e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
Nel 2050, quando si prevede che la popolazione mondiale raggiunga i 9 miliardi di persone, la pesca e l’acquacoltura saranno chiamate a contribuire in modo significativo e sostenibile ad alimentare il mondo in ragione dei consistenti aumenti della domanda di cibo soprattutto dall’est e sud dell’Asia. La produzione totale di pesci e prodotti ittici è passata dai 140 milioni di tonnellate del 2007 ai 145 milioni del 2009, la maggior parte delle quali oggi provenienti da acquacoltura che complessivamente cresce di circa il 7% l’anno (dati FAO).
Il contributo dei prodotti ittici alla dieta globale ha raggiunto in media un record di quasi 17 kg capo/anno, rifornendo più di 3 miliardi di persone di almeno il 15% del loro consumo di proteine animali. Anche a livello nazionale la pesca ha raggiunto livelli del prelievo tali che rende prevedibile lo sfruttamento modulato delle risorse in modo da recuperare in tempi realistici i livelli di sostenibilità necessari alla buona salute del Mar Mediterraneo. Attualmente, insieme alle specie della pesca e dell’allevamento nazionali, continuano ad arrivare sul mercato nazionale nuove specie ittiche non presenti nel Mediterraneo e non allevate in Italia, gran parte delle quali di caratteristiche qualitative poco o affatto conosciute.
Saranno questi i temi affrontati dalla giornata di studio dedicata a “I prodotti della pesca e dell’acquacoltura: aspetti nutrizionali e sociali” che si svolgerà domani domenica 18 settembre nell’ambito di EXPO RURALE 2011 nell’Aula magna della Facoltà di Agraria dell'ateneo fiorentino (inizio dei lavori ore 9.30 – Piazzale delle Cascine, 18 – Firenze). I lavori saranno aperti da Andrea Manciulli, Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Toscana e proseguiranno con le relazioni di Francesca Carbonari – ISMEA: “Quadro delle produzioni ittiche della pesca e dell'acquacoltura e consumi degli italiani”; Luigi Giannini - Direttore FEDERPESCA: “Evoluzione e prospettive della pesca”; Marco Gilmozzi - Vicepresidente della Federation of European Aquaculture Producers - FEAP: “Evoluzione e prospettive dell'acquacoltura”; Bianca Maria Poli - Università di Firenze, Presidente Federpesca e Assoittica: “I prodotti ittici nazionali nella ristorazione scolastica: salubrità e sicurezza nell'alimentazione dei giovani”; Pier Salvador - Presidente Associazione Piscicoltori Italiani API: “Il patrimonio culturale e sociale dell'acquacoltura in Italia e nel mondo”: Le conclusioni saranno affidate a Paolo Pacini assessore Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Livorno.
Direttori e presidenti dei Consorzi di Bonifica della Toscana si sono riuniti in un’assemblea straordinaria, alla presenza del presidente di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli, per fare il punto sulla riforma della bonifica nella nostra regione. L’incontro si è tenuto nei locali della Facoltà di Agraria, al parco delle Cascine di Firenze, nell’ambito delle manifestazioni Expo Rurale e Puliamo il Mondo che hanno visto protagonisti anche mezzi e uomini dei Consorzi. «È stato un momento importante di riflessione – ha detto il presidente dell’Urbat, Fortunato Angelini – e un’occasione per sollecitare in modo unanime la Regione Toscana a procedere al riordino della legge sulla difesa del suolo e attività della bonifica, nel rispetto dell’Intesa Stato-Regioni del 18 settembre 2008».