Firenze – “Non voglio con questo giustificare i tagli del governo. Ma dobbiamo abituarci, noi Regioni e enti locali, ad avere un numero minore di risorse a disposizione”. Va subito al cuore della questione l’assessore della Toscana al bilancio e al rapporto con gli enti locali, on. Riccardo Nencini, che stamani è intervenuto in Palazzo Vecchio a Firenze all’assemblea dei comuni toscani dell’Anci: un’assemblea, presenti i rappresentanti di una cinquantina di amministrazioni, in cui sono stati nominati i delegati per l’assemblea nazionale di Brindisi ma in cui si è parlato molto e soprattutto di manovra, di “autonomia dei Comuni di fatto cancellata” come ha ripetuto più volte il presidente e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, di nuovi tagli, impossibilità di spendere le risorse che gli enti locali hanno in cassa per l’inasprimento del patto di stabilità e investimenti per il futuro a rischio, a causa del dimezzamento (o quasi) in tre anni della possibilità di accendere mutui e prestiti.
Una manovra per i Comuni “dal costo insostenibile” – 458 milioni in meno da spendere nel 2012 e 298 quest’anno, qualcosa come 123 euro in meno a cittadino – che li ha costretti a rivedere i bilanci e raschiare il barile utilizzando fondi fermi da anni, che però nel 2012 non ci saranno più. “Avremo meno risorse a disposizione – spiega Nencini – e questa sarà la regola per i prossimi cinque o dieci anni”. “Dovremo inoltre – aggiunge – fare i conti con un federalismo fiscale di fatto anticipato, che non è detto però che parta in pompa magna come sperato.
Anzi, tutt’altro. Soprattutto se tutti noi affrontiamo questo tempo con categoria e parametri tradizionali rischiamo una prospettiva sbagliata. La manovra del governo è ingiusta e la riforma istituzionale che arriva da Roma manca di un disegno omogeneo. Ma una manovra e una riforma è necessaria e va fatta. Oggi ancor più urgentemente di qualche mese fa”. Serve, per l’assessore, un segno di cambiamento. E nel suo intervento Nencini ricorda come la Toscana – che conta molti meno Comuni di altre regioni, per ragioni storiche – si sia già mossa. “La giunta ha inviato in consiglio, qualche mese fa, – dice – una proposta di riordino dei livelli di governo locale.
E’ un riforma che può essere migliorata, ma un passo assolutamente necessario. Ci siamo anche già mossi, un anno fa, sul terreno del recupero dell’evasione fiscale, lasciando ai Comuni che collaborano la metà dei tributi regionali recuperati”. Soldi che serviranno a tamponare i tagli sul trasporto pubblico locale, ma che potrebbero essere utilizzati anche per altri obiettivi mirati, “coniugando – spiega l’assessore – merito e bisogno”.