Firenze – Le Regioni stigmatizzano la mancata revisione dei vincoli posti ai tirocini formativi nella manovra approvata al Senato e, alcune di loro, fra cui la Toscana, annunciano la predisposizione di un ricorso alla Corte Costituzionale. “Siamo contrariati e insoddisfatti perchè la manovra uscita dal senato non ha recepito le proposte di cambiamento avanzate dalle Regioni che, fin dai primi di agosto, avevano chiesto al ministro Sacconi di eliminare i vincoli posti all’uso dei tirocini formativi, previsti soltanto per neodiplomati o neolaureati entro i 12 mesi successivi al conseguimento del diploma.
Ma, nonostante segnali di disponibilità, la norma è rimasta invariata”. Lo afferma l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, di ritorno da Roma dove ha presieduto una riunione nel suo ruolo di coordinatore degli assessori regionali al lavoro. “Riteniamo che la norma prevista dal governo – spiega Simoncini – sia, oltre che palesemente incostituzionale perchè invade una competenza assegnata alle Regioni, anche fortemente limitativa per uno strumento che deve essere riportato alla sua funzione formativa, di arricchimento professionale.
Una funzione che, proprio per questo, non può essere confinata ad un periodo ristretto quale quello successivo al conseguimento del titolo, ma deve potersi esplicare anche in altri momenti del percorso professionale. Un giudizio negativo è stato espresso da tutte le Regioni ed alcune di esse, la Toscana fra queste, hanno già preannunciato che faranno ricorso alla Corte Costituzionale e che andranno alla definizione di proprie leggi”. Ovviamente, di fronte al mancato stralcio della norma, non ci sono le condizioni per elaborare linee guida condivise con il governo e le parti sociali.
“Anche perchè – afferma l’assessore – le norme introdotte dalla manovra, ancorchè incostituzionali, sono immediatamente cogenti. Così abbiamo deciso di dare vita ad un tavolo interregionale per definire una serie di orientamenti comuni sui quali costruire le norme regionali”. Quanto alla Toscana, pioniera in questo percorso, l’assessore fa sapere che non appena il consiglio regionale avrà dato il suo parere sul preliminare della legge, la giunta farà una proposta nella quale saranno ribaditi i concetti chiave della delibera già in vigore.
“Siamo orientati a stabilire un tetto all’età anagrafica dei partecipanti – informa Simoncini – introducendo anche il limite di un solo tirocinio possibile per persona per ciascun profilo professionale. Tutto questo per superare un uso distorto di questo strumento, troppo spesso utilizzato per mascherare forme di vero e proprio sfruttamento”.