Firenze - “Visti gli impegni di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e quelli della nuova direttiva Ue sull'efficienza energetica, meglio che l'edilizia pubblica corra ai ripari e usi i fondi Ue disponibili per tagliare i consumi di energia”. E' quanto ha evidenziato l’assessore alla casa e delegato alle politiche abitative dell'Anci Claudio Fantoni a Bruxelles in occasione di un convegno al comitato delle regioni sulla nuova direttiva europea sull'efficienza energetica e l'edilizia. "Come tavolo tecnico Anci – dice ancora l’assessore Fantoni – il primo invito a livello locale è sfruttare fino al 4% di fondi strutturali attualmente possibile per l'efficienza energetica residenziale.
Il paradosso è che con il patrimonio di edilizia residenziale pubblica che richiede manutenzione, a prescindere dall'efficienza energetica, noi non impiegassimo questa occasione e non investissimo in questo settore". Una nuova direttiva Ue infatti prevederà come obbligo per ogni Stato membro il rinnovo annuale di almeno il 3% dell'edilizia pubblica. In termini di taglio delle emissioni di CO2 e della bolletta energetica, anche questo comparto fa la sua parte. L’assessore Fantoni ricorda inoltre che a Firenze “Secondo le stime i consumi di energia e gas serra del settore residenziale incidono per oltre il 30% del totale.
E il 70% della CO2 prodotta dal singolo cittadino viene generata in ambito domestico". Nel suo intervento l’assessore Fantoni ricorda anche il rischio, per le regioni italiane, di perdere quasi tre miliardi di fondi Ue alla fine di quest'anno perché non spesi: "Noi abbiamo impegni non sufficienti a garantire di spendere le risorse destinate dall'Ue al nostro Paese. Rischiamo di perdere intorno ai due miliardi e 900mila euro alla fine di quest'anno". “Perdere risorse così ingenti sarebbe da irresponsabili – conclude l’assessore Fantoni – soprattutto un periodo di crisi economica, carenza di risorse e una manovra come quella attuale”.