Firenze – Un corrispettivo di 160 milioni di euro all’anno e 270 milioni in 9 anni per l’acquisto di nuovi autobus. Questo l’importo proposto dalla Regione come base per la gara di ambito regionale che assegnerà ad un unico gestore il servizio di trasporto pubblico in Toscana per il periodo 2013-2021. Con questa decisione la Giunta regionale salva il trasporto pubblico dopo i pesanti tagli fatti dal Governo (nel 2012 previsto l’88% delle risorse in meno rispetto al 2010) assicurandone il futuro per i prossimi 10 anni. Entra nel vivo la preparazione del bando per la gara pubblica che sarà bandita tra la seconda metà di dicembre 2011 e la prima metà di gennaio 2012 ed alla quale potranno partecipare aziende di trasporto ed ‘aggregati’ di aziende (obbligati a fondersi in un unico soggetto in caso di vittoria). Per il 2012, anno di transizione, la Regione Toscana ha intanto deciso di riservare 200 milioni di euro al trasporto pubblico, in modo da garantire il mantenimento del servizio, in attesa della rivoluzione del 2013.
Alle cifre stanziate dalla Regione Toscana si sommeranno i fondi eventualmente stanziati dagli enti locali. Il futuro del tpl in Toscana: una rivoluzione necessaria Quella che attende il servizio di trasporto pubblico su gomma in Toscana è una rivoluzione necessaria: l’idea di una gara d’appalto ad ambito unico, cioè il passaggio da una serie di servizi organizzata su base provinciale ad un unico servizio con un unico gestore (e dunque con un’unica tariffa e un unico consiglio di amministrazione) fino al 2010 rappresentava un’opportunità per razionalizzare il servizio e le risorse, mentre oggi è una necessità, l’unica possibilità per far sopravvivere il trasporto pubblico ai pesantissimi tagli imposti dal Governo. Il documento preliminare approvato oggi dalla Giunta regionale sarà ora sottoposto all’attenzione di una specifica commissione di 31 membri (Conferenza permanente) composta dall’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, dai dieci presidenti delle dieci Province toscane, dai 10 sindaci delle città capoluogo e da altri 10 sindaci scelti dal Consiglio delle autonomie locali in rappresentanza anche dei Comuni medio-piccoli.
Ci saranno poi due mesi di tempo in cui il documento sarà discusso dagli enti locali nel corso di conferenze provinciali dalle quali usciranno proposte e indicazioni che serviranno alle Province per pianificare, tenendo conto delle risorse disponibili, la nuova rete dei servizi. Al termine di questo lavoro la Regione approverà di nuovo il documento, comprensivo del dettaglio della rete dei servizi, che così diventerà la base per il bando di gara. Vista la riduzione delle risorse disponibili e la necessità di salvaguardare le fasce più deboli dell’utenza, la Regione sta inoltre valutando la possibilità di introdurre con la futura gara anche strumenti come il sistema Isee per valutare l’accesso a possibili riduzioni tariffarie. Il “patto” violato dal Governo: il taglio dell’88% delle risorse Fino ad oggi il trasporto pubblico locale (in base al patto stabilito con la legge 422/1997) era un servizio nazionale garantito dallo Stato e gestito a livello locale, ma ora che il Governo ha tagliato quasi del tutto i fondi trasferiti destinati a far viaggiare autobus e treni, l’unica possibilità per far sopravvivere il servizio e, per quanto possibile, migliorarlo, è attraverso uno straordinario sforzo finanziario della Regione cui deve affiancarsi una profonda ed efficiente razionalizzazione del sistema. Nel 2011 il taglio dei fondi statali per il tpl in Toscana è stato di 165 milioni di euro sui 220 destinati nel 2010.
La Regione Toscana è intervenuta a ‘tamponare’ la situazione con risorse straordinarie tratte dal proprio bilancio che hanno garantito il prosieguo del servizio, ma nonostante questo ci sono stati disagi, la riduzione e la rimodulazione di molti servizi, incrementi tariffari, maggiori disavanzi di gestione per le aziende, tensioni sindacali. Nonostante tutto, le previsione per il futuro sono ancora peggiori, dato che per il 2012 ad oggi sembrano destinati alla Toscana solo 24 milioni, con un taglio del 88% dei fondi statali rispetto al 2010. Nel bilancio regionale 2011 sono circa 462 i milioni di euro per il trasporto pubblico: 207,7 milioni di euro sono stati destinati al servizio su gomma, 217,3 milioni a quello su ferro, 34 milioni sono andati alla copertura degli oneri contrattuali dei dipendenti autoferrotranvieri e 3 milioni sono serviti per il collegamento con le isole dell’Arcipelago a garanzia della continuità territoriale. "La nostra battaglia non è sui tagli ma per la modernizzazione dei servizi".
Così il presidente Enrico Rossi ha commentato le decisioni assunte oggi dalla giunta regionale in relazione alla gara per il trasporto pubblico locale. "Dopodomani andrò a Roma alla riunione dei presidenti - ha proseguito - e mi batterò perchè siano ripristinate le risorse che il governo vuole tagliare, per evitare il collasso del paese. Ma nel frattempo non stiamo fermi. In Toscana con la gara unica riusciremo a produrre razionalizzazione e risparmi e una maggiore produttività, senza tagli.
Le province provvederanno alla riorganizzazione dei percorsi, risparmieremo sui consigli di amministrazione che passeranno da 14 a uno, sugli acquisti, sulle forniture. Quanto all'accesso ai servizi, a biglietti e tariffe, ci serviremo dell'Isee, lo strumento che tiene conto dell'effettiva situazione economica delle famiglie". "Dopo le manifestazioni contro la manovra - ha concluso il presidente Rossi - si al lavoro per governare la Toscana con spirito di equità e di innovazione. Siamo la prima regione italiana a lanciare questa sfida.
Che sarà un vero processo di liberalizzazione, non di privatizzazione". Per l'assessore ai trasporti Luca Ceccobao "si tratta di riprogettare la rete del trasporto pubblico locale dimensionandola sulla realtà sociale territoriale. Per far questo - ha proseguito - bisogna che sia più forte la dimensione industriale dei servizi. Dobbiamo salvare il settore, tutelare i 6000 addetti e tutti i cittadini toscani che usano i mezzi pubblici, nelle città come nei territori più periferici. Con le risorse stanziate rinnoveremo un parco macchine troppo vecchio.
Ci diamo nove anni di tempo e una sola testa pensante: è la nostra sfida". "La gara - ha proseguito l'assessore Cecobao - sarà un'ottima occasione offerta alle imprese pubbliche per rafforzarsi. Spetta a noi integrare il trasporto su gomma con quello su ferro. Nel 2004 avevamo 74 contratti, oggi ne abbiamo 14, alla fine ne avremo due, uno per la rete su gomma e uno per quella su ferro, un'unica azienda per il Tpl e un unico biglietto per tutte le tipologie di mezzi".