A seguito dei lavori della VII commissione provinciale sulle politiche comunitarie, svoltasi martedì presso la sede del Comune di Calenzano e che ha visto la presentazione da parte del Sindaco Biagioli del progetto di inserimento abitativo per i lavoratori stranieri, i consiglieri provinciali del Pdl Filippo Ciampolini, Carla Cavaciocchi e Manola Aiazzi rilevano come siano emerse alcune criticità di corrispondenza dei precetti della Legge Regionale n. 96 del 1996 con le esigenze legate all’attuale richiesta di alloggi in conseguenza della soglia di povertà che investe sempre più numerose famiglie italiane e straniere. “Così come si presenta l’edificio denominato di 'stabilizzazione abitativa' – proseguono i consiglieri – questo si configura come un immobile fresco di ristrutturazione e di grande qualità architetturale, ad elevatissima efficienza energetica e ridotto impatto ambientale".
“Siamo felici di questo - stigmatizzano i consiglieri provinciali - Non comprendiamo però in base a quale legge regionale la situazione temporanea di assegnazione di tali alloggi durerebbe tre anni anziché i due previsti per i normali bandi 'Erp' di cui parla chiaramente la Legge Regionale n. 96 /1996 alla quale fa riferimento il bando per la formazione della graduatoria per i cittadini non comunitari" Anche il Bando Erp del 2009 di Calenzano rispetta questi limiti temporali. “Ci chiediamo se questo progetto, il relativo bando e la discendente graduatoria – concludono i consiglieri del Pdl – trovi base giuridica in una legge regionale in progress che ancora noi non conosciamo.
Auspichiamo invece che una legge regionale che chiaramente è obsoleta, si adegui in rispetto delle particolarità del momento storico economico. Ribadiamo quanto sottolineato dal consigliere regionale Nicola Nascosti e dal nostro capogruppo in Consiglio provinciale Samuele Baldini presenti alla inaugurazione". Una presenza "moderata e 'necessaria' per significare che nessuno è contro l'integrazione o - come dice qualcuno - odia gli extracomunitari, ma in primo luogo noi vogliamo bene agli italiani e ai calenzanesi.
E il tener di conto questo principio significa declinarlo nelle scelte amministrative a partire dall'assegnazione degli alloggi popolari". Il sindaco Biagioli è intervenuto ai microfoni di Radio Studio 54 difendendo l'intenzione di integrare i cittadini stranieri lavoratori evitando una "ghettizzazione", ma proponendo una soluzione alternativa concrete in una struttura per la quale è la legge stessa a prevedere l'occupazione destinata all'esigenza sociale dei cittadini stranieri di diversa etnia e provenienza.
"Una situazione - ha spiegato Biagioli - che spesso risulta addirittura temporanea, visto che si tratta di lavoratori costretti e disposti a spostare sul territorio"