“L’edilizia sociale non deve costruire ghetti di periferia: sì a recuperare edifici pubblici, d'ora in poi una norma che vincola chi fa interventi su superfici superiori ai 2000 metri quadri a concedere il 20% a affitti calmierati” questa la proposta dell'assessore alla Casa del Comune di Firenze, intervenuto alla Festa Democratica nello spazio dedicato al confronto aperto con la cittadinanza. “Non ci sono ragioni per rovinare dei territori - ha detto Claudio Fantoni - l’edilizia sociale deve puntare a edifici all’avanguardia, non a ghetti di periferia: per questo stiamo lavorando a un progetto di riqualificazione del complesso di via Torre degli Agli, da realizzare con la tecnologia del legno e ad altissima efficienza energetica” Sul complesso di Torre degli Agli, soggetto a gravi problemi strutturali che hanno portato umidità e crepe sui muri, fermo il proposito dell’assessore di partire quanto prima coi lavori: presenti anche alcuni inquilini che si dichiarano fiduciosi nei confronti dell’amministrazione.
“Prima di costruire e rovinare dei territori ci sono da recuperare edifici pubblici come quelli appartenenti al demanio.- aggiunge Fantoni- In più abbiamo varato una norma secondo cui chi costruisce per superfici superiori ai 2000 metri quadri è vincolato a concederne il 20% ad affitti calmierati: chi sfrutta gli alti valori di rendita della città è così impegnato a restituirne una quota”. Tra il pubblico c’è chi chiede all’assessore la sua opinione sulla vendita delle case popolari.
“Ci vuole molta attenzione su questo tema.- risponde Fantoni- Non si possono vendere case a 30.000 euro o cifre del genere, quando persone faticano per pagarsi un mutuo per tutta la vita. Sì alla vendita degli alloggi ma a prezzi ragionevoli”. A chi invece chiede rigidità sui criteri di assegnazione degli alloggi popolari risponde: “Sono pienamente d’accordo per questo c’è un accordo con la Guardia di Finanza perché siano tenuti sotto controllo molti redditi zero: solo loro con i loro strumenti possono aiutarci”.