La conferma sul piano del risultato c’è stata: Azzurri ad un passo dal traguardo, alla vigilia del prossimo incontro in programma martedì a Firenze contro la Slovenia, grazie alla vittoria ottenuta con il gol realizzato da Antonio Cassano al 10’. Una prestazione che non ha brillato sul piano del gioco contro i semi professionisti delle Far Oer: venti minuti alla grande sulla falsariga di Bari, chiusura in sofferenza per il terreno pesante, ma soprattutto per una condizione fisica inevitabilmente ancora lontana.
Prandelli manda in campo l’Italia che il 10 agosto ha battuto la Spagna con Buffon in porta, in difesa Maggio, Ranocchia, Chiellini, Criscito, a centrocampo Thiago Motta, Pirlo, De Rossi, in attacco Cassano e Giuseppe Rossi con Montolivo alle spalle. Il cittì chiede di chiudere subito il conto, ben sapendo che proprio le partite sulla carta più facili sono quelle che nascondono le “peggiori” insidie, e consapevole anche del fatto che lo sciopero del campionato ha negato agli Azzurri la possibilità di presentarsi all’appuntamento con il settimo incontro europeo con almeno novanta minuti nelle gambe.
Italia che parte subito all’attacco e va due volte vicina al gol. Al 10’ il vantaggio dopo una bella verticalizzazione di Pirlo che coglie Cassano sul filo del fuorigioco, ma il fantasista è bravo a difendere palla – sulla carica dell’avversario - e insaccare in rete. Abituati alle docce fredde, gli isolani reagiscono con orgoglio, trascinati dal pubblico di casa. Gli Azzurri calano di tono, faticano a trovare sbocchi sulle fasce e impattano davanti al muro costruito dalle Far Oer.
Al 24’ brividi di freddo sulla schiena di Buffon che vede il tiro di Olsen stamparsi sul palo. Nella ripresa stessa formazione per l’Italia. Il primo cambio al 13’: fuori Rossi, dentro Pazzini che con Cassano ha giocato in coppia ai tempi della Samp. Continuano a far girare palla, gli uomini di Prandelli, ma sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi quando, al 25’, Olst colpisce in pieno la traversa. Altri due cambi azzurri con l’ingresso in campo prima di Aquilani e al 40’ di Balotelli, quindi il fischio finale e le parole di Cesare Prandelli: “Abbiamo cercato sempre di costruire – dichiara il cittì – ma forse siamo stati un po’ lenti, soprattutto dovevamo essere più concreti.
Però la cosa positiva è che siamo sempre stati in partita. Ci è mancato l’ordine come il passaggio importante, un po’ per colpa del campo pesante e anche per la nostra condizione fisica che non poteva essere al meglio. Però va vene così. Adesso la qualificazione è vicina, ma ricordiamoci che non è ancora fatta”.