TORRE DEL LAGO (Lu)– Un grande striscione azzurro con una lunga scritta bianca per chiedere di salvare il Festival Pucciniano di Torre del Lago, sollevato all’accendersi delle luci sul palco da una folta rappresentanza degli oltre 350 lavoratori del teatro; e la lettura di un appello a enti locali e ministero della spettacolo accompagnato dopo la prima sorpresa dall’applauso della platea, folta di spettatori da tutta Europa come di consueto. E’ stata questa l’apertura inaspettata dell’ultima serata dell’edizione 2011 del Festival, in luogo delle note del duetto scherzoso tra Rodolfo e Marcello nella gelida soffitta parigina de La Bohème. Edizione che non vuole essere l’ultima in assoluto per le difficoltà economiche che interessano la Fondazione Festival Pucciniano come altri enti teatrali ragionale e nazionali, ma in questo caso, sostengono i lavoratori, ancora più gravi per la mancata corresponsione ormai da due anni di fondi da parte del ministero.
Uno spiraglio si è aperto qualche giorno fa, come ha annunciato il sindaco di Viareggio Lunardini, ma non bisogna abbassare la guardia. “E’ esattamente quello che intendo fare – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, che non ha voluto mancare alla serata anche per rappresentare il sostegno della Regione ai lavoratori, da cui ha ricevuto direttamente una copia del comunicato, e ai vertici della Fondazione – e non a caso ho inserito il Festival Pucciniano tra i primissimi punti dell’agenda di argomenti che dovrà affrontare con il ministro Galan”. “Il Pucciniano è un evento importante del panorama culturale toscano – ha aggiunto l’assessore Scaletti -, importante per quello che rappresenta, proprio qui davanti alla casa che ha ospitato per trent’anni l’opera creativa del genio di Giacomo Puccini.
Ma anche per la qualità che lo caratterizza, come ha dimostrato questa Bohème messa in scena, in cui si fondono l’esperienza di professionalità ormai collaudate con la presenza di nuove leve di artisti, sia tra i cantanti che tra i musicisti. E infine per il peso anche turistico che assume, come dimostra la presenza di tanti spettatori di diverse nazionalità, venuti a godere delle bellezze della Versilia, ma anche del patrimonio culturale di questa terra”. “Un binomio, quello tra cultura e turismo in particolare per la nostra regione, – ha concluso l’assessore – che non mi stancherò di sottolineare per l’importanza che ha e deve accrescere nel bilancio complessivo della Toscana.
La Regione sta facendo quanto è nelle sue possibilità perché questa manifestazione possa proseguire con la tranquillità necessaria allo sviluppo della qualità dei suoi prodotti, e continuerà a farlo. Ma anche per il governo regionale esistono limiti imposti dalla situazione generale. Sto cercando per questo di individuare forme nuove di sostegno, per coinvolgere sempre di più i privati nella gestione del patrimonio culturale, una delle nostre ricchezze più importanti”. Il Capogruppo dei Verdi, Tommaso Grassi, ritiene che il Consiglio Comunale di Firenze, nella stessa maniera del Consiglio regionale, debba dare un segnale di presenza attiva nel dibattito che riguarda la crisi economica e la manovra del Governo, sia perché essa interessa gli Enti locali sia perché riguarda la vita presente e futura dei cittadini. Un tema caldo e in discussione in questi giorni: la Festa domani 29 agosto entra subito nel vivo con l’incontro “La politica e i suoi costi.
Le proposte del Pd” alle 18 sul palco locale, a cui interverranno Michele Ventura, vicecapogruppo Pd Camera, Simone Gheri, sindaco di Scandicci, Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino, David Ermini, presidente del consiglio provinciale di Firenze, Vito Marchiani, segretario Uil Firenze, coordinati da Ernesto Ferrara de La Repubblica e Claudio Bozza del Corriere Fiorentino. Il difficile periodo dei mercati finanziari, la perdita di autorevolezza del governo italiano chiamato dagli altri paesi europei a mettere mano ai conti per risanare il debito, ma anche la debolezza della strategia franco-tedesca e la necessità sempre più evidente della creazione di un profilo politico unico dell'Europa.
Sono stati questi i temi del dibattito di ieri sera presso l'Enoteca italiana, all'interno della Festa democratica di Siena, dal titolo “Fra la Toscana e l'Europa. Il ruolo della Toscana in Europa”. All'incontro, coordinato da Giulio Carli, segretario dell'Unione comunale di Siena, hanno partecipato l'europarlamentare Leonardo Domenici, il presidente del Consiglio della Regione Toscana, Alberto Monaci, il neo direttore dell'Unità, Claudio Sardo e il segretario nazionale di Generazione Democratica, Fausto Raciti.