Tornano a splendere, dopo un restauro durato quattro anni, le Tre Cene di Cristo dipinte da Bernardino Poccetti nel Refettorio Nuovo di Santo Spirito. Si tratta della Cena di Cana, dell’Ultima Cena e della Cena di Emmaus, risalenti al 1597. Domani alle 18, insieme al sindaco Matteo Renzi, ci sarà la cerimonia di inaugurazione. Le Cene (70 metri quadrati di superficie totale) hanno la particolarità di essere dipinte una accanto all’altra e comprese nello stesso spazio architettonico in modo che i personaggi in primo piano sembrano potersi muovere liberamente da una scena all’altra, e i tre diversi momenti sembrano svolgersi contemporaneamente senza interruzione di tempo e di spazio.
Ai lati del grande affresco, nelle campate delle pareti laterali ad esso adiacenti, sono raffigurate entro le lunette due scene della vita di Sant’Agostino. Il Refettorio Nuovo fu realizzato nella seconda metà del Cinquecento contemporaneamente al Chiostro di Bartolomeo Ammannati, nell’ambito di un ampliamento del convento progettato dall’artista, e si trova fra questo e il Chiostro dei Morti, detto anche del Parigi, confinante con la basilica. L’affresco presentava evidenti segni di degrado: le superfici erano fratturate con crepe profonde, c’erano distacchi di intonaco e numerose perdite di colore, l’aspetto risultava profondamente disomogeneo.
Il restauro ha comportato tra l’altro la pulitura e il consolidamento della superficie pittorica, il ristabilimento dei distacchi, la stuccatura delle fessurazioni, il restauro pittorico e il risanamento delle porzioni di intonaco originale. L’intervento è stato realizzato grazie al sostanziale contributo di Lottomatica (50 mila euro). L’amministrazione comunale è intervenuta con 18 mila euro. Le opere sono state progettate e dirette dai tecnici delle Belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio della direzione servizi tecnici del Comune con la supervisione della sovrintendenza al Polo museale. (edl)