FIRENZE– Per la riabilitazione della disabilità fisica, psichica e sensoriale, si avvierà in Toscana la sperimentazione di Centri di servizi integrati: strutture unitarie in grado di garantire l’erogazione di servizi residenziali, diurni e ambulatoriali, secondo un percorso di cura e presa in carico stabilito. Lo prevede un protocollo d’intesa siglato di recente tra la Regione Toscana e il coordinamento dei Centri di riabilitazione toscani. Il nuovo Piano sanitario e sociale integrato 2011-2015 definirà le modalità della sperimentazione, che coinvolgerà la Aziende sanitarie e le Società della salute, in partenariato con i Centri di riabilitazione toscani. “Uno degli obiettivi prioritari del modello di welfare toscano – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – è quello di farsi carico delle persone più deboli sostenendo le famiglie, senza lasciarle sole a confrontarsi con la sofferenza e le enormi difficoltà che comporta l’assistenza a un disabile.
La politica sanitaria e assistenziale toscana è sempre stata caratterizzata da una forte connotazione solidaristica nei riguardi delle fasce deboli della popolazione. In una società che ha grande attenzione per i più deboli, si vive meglio tutti”. L’accordo firmato tra Regione e Centri di riabilitazione toscani ha l’obiettivo di costruire un network di servizi tra pubblico e privato, in grado di intercettare sempre meglio i reali bisogni della popolazione e organizzare risposte assistenziali mirate e diversificate, appropriate e di qualità.
La vera novità contenuta nell’intesa è appunto la realizzazione, in via sperimentale e in contesti definiti dalla programmazione regionale, di Centri di servizi integrati, caratterizzati dalla molteplicità delle prestazioni erogate e dalla completezza dei percorsi assistenziali messi a disposizione delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale. Il protocollo prevede inoltre il coinvolgimento degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico Fondazione Stella Maris e Fondazione Don Gnocchi, delle Università toscane e dei laboratori toscani di ricerca sui servizi sanitari, per valutare le azioni previste dalla sperimentazione. Il percorso di collaborazione tra Regione Toscana e Coordinamento dei Centri di riabilitazione è partito alla fine degli anni ’90, e vede i due enti operare in sinergia nel settore della riabilitazione extraospedaliera, attraverso la sottoscrizione di numerosi accordi, che hanno consentito di attuare interventi di presa in carico riabilitativa, dalla fase post acuta a quelle di mnatenimento, con particolare riferimento alle disabilità gravi e gravissime, anche intellettive e relazionali. Dal 2001 ad oggi, il numero di utenti toscani che hanno usufruito dei servizi di riabilitazione è cresciuto enormemente: erano 9.489 nel 2001, sono saliti a 49.711 nel 2010. Lucia Zambelli