In Toscana il programma comunitario POR CReO-FESR 2007-2013 è partito in quarta, i risultati sono buoni come dimostra il bilancio dei primi due anni. Complessivamente sono stati finanziati 1372 progetti presentati da privati ed enti pubblici. POR CReO-FESR (Programma operativo regionale – Obiettivo competitività regionale e occupazione – Fondo europeo di sviluppo regionale) sostiene le iniziative progettuali delle imprese che realizzano investimenti per aumentare la loro capacità competitiva e i progetti dei Comuni ed altri soggetti pubblici per la realizzazione di infrastrutture.
Complessivamente sono stati pubblicati 71 bandi, 17 quelli che erogano contributi per investimenti in ricerca industriale, innovazione, trasferimento tecnologico e creazione di nuove imprese. Dei 1.372 progetti finanziati 1.072 sono stati presentati da piccole, medie e grandi imprese che chiedono contributi per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati, la ricerca e l’innovazione a 360 gradi. Le linee di intervento del programma che sono partite con maggiore velocità sono quelle dei bandi rivolti alle imprese.
"Questo è un dato di grande importanza – è il commento dell’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna – alla Regione va riconosciuto il merito di essersi attivata rapidamente per offrire un ampio ventaglio di opportunità, alle imprese toscane vanno riconosciuti il dinamismo e la capacità di innovare. Nonostante la crisi c’è una Toscana che non si ferma, sono infatti numerose le aziende che corrono e si attivano per presentare progetti e domande di contributo. Le imprese toscane, il sistema della ricerca, i centri di trasferimento tecnologico si attivano per non farsi trovare impreparate al momento della ripresa.
Una riprova è venuta negli ultimi mesi con l'attuazione del bando per gli aiuti alla ricerca e allo sviluppo sperimentale. Sono state coinvolte 313 imprese (anche in forma aggregata) che hanno presentato 285 domande; 137 sono state ammesse e 38 verranno finanziate subito". Nutrito anche il pacchetto dei progetti pubblici a cominciare dai tre grandi progetti finalizzati al potenziamento del trasporto su ferro e su acqua (finanziamenti per la tramvia di Firenze, il raddoppio ferroviario Pistoia-Lucca e per lo scolmatore d’Arno).
Entro il 2010 i fondi del POR consentiranno di portare la banda larga nei comuni rurali e montani; a partire dal 2008 sono stati finanziati numerosi progetti per la salvaguardia ambientale presentati dai Comuni ed altri soggetti pubblici (riduzione del rischio sismico negli edifici pubblici e nelle scuole, miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane, riduzione del rischio di erosione costiera, di frane e di alluvioni, progetti per l’I-Mobility). Contributi anche ai progetti per lo sviluppo economico (centri servizi, centri di competenza per le piccole e medie imprese, infrastrutture per il turismo e il commercio) presentati dai Comuni delle aree montane e svantaggiate.
Il risultato più importante e di maggiore impatto è stato nel 2009 quello raggiunto con i PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) promossi dal POR e ai quali il programma comunitario ha riservato un contributo di 134 milioni di euro. Questi i numeri di un bilancio largamente positivo presentati a Firenze in occasione della seduta del Comitato di sorveglianza del POR. Apprezzamenti positivi sono venuti dai rappresentanti degli enti locali, delle categorie economiche e dei sindacati.
Il POR è partito bene, la Toscana è stata tra le prime regioni a dare il via all’attuazione, il collaudato sistema che vede operare insieme la macchina regionale, il sistema delle autonomie e le associazioni di categoria, ha permesso di raggiungere ottimi risultati. I dati finanziari illustrati al Comitato di sorveglianza confermano la brillante tabella di marcia dell’attuazione del programma. "Le risorse già assegnate ai progetti che sono stati presentati dalle imprese e dagli enti pubblici ammontano a 721 milioni di euro – sottolinea Albino Caporale, Autorità di gestione del POR – considerando che il programma ha una dote di 1.126 milioni di euro questo vuol dire che la Regione, nei primi due anni di attuazione, ha già assegnato il 63 per cento delle risorse disponibili.
Un risultato in piena linea con le indicazioni dell’Unione Europea che spingono per una rapida allocazione. A buon punto, sempre con le sollecitazioni e le richieste di Bruxelles, anche l’informatizzazione di tutte le procedure (presentazione domande di contributo, istruttorie, pagamenti, rendicontazioni, eccetera)". (com)