FIRENZE– Nuove risorse per le imprese, per la ricerca e l’innovazione, per le infrastrutture e il trasferimento tecnologico, dalla revisione del Programma operativo del Fondo di sviluppo regionale, che la giunta ha deciso di rimodulare per rispondere in maniera più stringente alle necessità dello sviluppo della Toscana e che il Comitato di sorveglianza ha approvato il 27 maggio. Il POR CReO 2007-2013, il programma operativo che declina in chiave toscana obiettivi e risorse del Fesr, con una dotazione finanziaria tra le più consistenti tra le regioni italiane, che ammonta complessivamente a 1.126 milioni di euro, nella prima fase di attuazione ha già conseguito ottime performance.
“Il Fesr si conferma una leva fondamentale per lo sviluppo e per questo ci siamo posti, per i prossimi anni – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – il problema di adeguare il programma e modificare il piano finanziario per reperire risorse aggiuntive da destinare alle imprese toscane, aiutar le a uscire più forti dalla crisi e creare le premesse per un salto di qualità del sistema produttivo nel suo insieme, consentendo la creazione di nuova e qualificata occupazione.
Gli interventi che si vanno a rafforzare sono quelli dedicati al sostegno per imprese, favorendo, in particolare, i processi di aggregazione, garantendo gli strumenti di ingegneria finanziaria, incentivando la diffusione della ricerca e dell’innovazione”. Ma ecco le principali novità, derivate dallo spostamento di risorse da un asse all’altro (assi sono denominati i grandi filoni di intervento in cui è suddiviso il piano, per ciascuno dei quali è previsto un determinato finanziamento) e dalla concentrazione delle risorse sugli interventi strategici, a sostegno delle imprese, della loro capacità di innovare e di aggregarsi, dare vita a progetti di ricerca e sviluppo, rimodulando le risorse destinate alle infrastrutture in modo da potenziare quelle essenziali e cancellando quelle la cui attuazione si è mostrata più lenta e difficoltosa o ritenute superflue.
A queste priorità individuate dalla Giunta Regionale verranno peraltro, dedicate altre risorse che derivano dalla rimodulazione del Par FAS. Sostegno alle imprese La Regione ha scelto di impiegare 70 milioni di euro, che si rendono disponibili in seguito alla rimodulazione del programma, per il sostegno allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Le risorse economiche saranno utilizzate nei prossimi mesi per rifinanziare le linee di intervento che sostengono gli investimenti delle imprese finalizzati all’innovazione, alla ricerca industriale, al trasferimento tecnologico. Incentivi alle iniziative di aggregazione per la costituzione di reti di piccole imprese, filiere produttive che vedono insieme piccole e medie imprese; aggregazioni di imprese per progetti n el manifatturiero ma anche nei settori delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale.
La Regione si impegna inoltre per un forte sostegno al credito con la creazione di nuovi strumenti di ingegneria finanziaria. In primo piano anche i processi di internazionalizzazione delle imprese, con interventi per accrescere la competitività e la conquista di nuovi spazi sui mercati mondiali. Il trasferimento tecnologico alle imprese è una carta primaria per il rilancio dell’economia e la Regione intende utilizzare parte delle risorse disponibili per potenziare tutto il sistema infrastrutturale del trasferimento (incubatori d’impresa, poli e parchi di innovazione, centri servizi alle imprese, laboratori di ricerca industriale pubblici o pubblico-privati). Potenziamento del sistema infrastrutturale Riguardo ai “grandi progetti” sono riconfermati i contributi (97 milioni di euro) per la realiz zazione del sistema tramviario fiorentino come pure i contributi (27 milioni di euro) per il progetto People Mover a Pisa che collegherà direttamente in cinque minuti l’aeroporto con la stazione.
Sono entrati nella fase attuativa i PIUSS (Pianti integrati di sviluppo urbano sostenibile) nel senso che i comuni aggiudicatari dei finanziamenti hanno iniziato i lavori con l’apertura dei cantieri. POR CReO interviene con un finanziamento totale pari a 121 milioni e 660 mila euro. Un’operazione questa di grande rilievo economico-urbanistico che riqualificherà in molte città toscane interi quartieri e grandi contenitori. Grazie alla rimodulazione l’Asse 2 del POR CReO (Sostenibilità ambientale) viene incrementato di 4,9 milioni di euro, risorse che vengono destinate agli interventi per la sicurezza sismica, alla bonifica e riconversione di siti inquinati, al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urban e con alto tasso di inquinamento, alla riduzione degli effetti prodotti da incidenti industriali, ai piani per la qualificazione dei parchi naturali. Nuova ripartizione delle risorse
L’Asse 1 (Ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, innovazione e imprenditorialità) viene incrementato di 70 milioni di euro passando da 399 a 469 milioni. L’Asse 2 (Sostenibilità ambientale) viene incrementato di 4,9 milioni di euro passando da 93 a 98 milioni. L’Asse 3 (Competitività e sostenibilità del sistema energetico) vede confermato il finanziamento iniziale pari a 53 milioni di euro . L’Asse 4 (Accessibilità ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni) si riduce di 66 milioni di euro passando da 266 a 199 milioni. L’Asse 5 (Valorizzazione delle risorse endogene per lo sviluppo territoriale sostenibile) si riduce di 8,3 milioni di euro passando da 277 a 268 milioni.Stato di avanzamento del programma La dotazione complessiva è di 1.126 milioni di euro ed è una delle più consistenti tra le regioni italiane.
A metà percorso il programma ha conseguito ottime perfomance. Secondo gli ultimi dati di monitoraggio l’avanzamento finanziario registra impegni pari a circa 62 per cento delle risorse mentre le spese risultano pari al 25 per cento, consentendo di finanziare oltre 1500 progetti, collocando la Toscana tra le regioni italiane più avanti nell’attuazione del programma nonostante sia una delle regioni con dotazioni più ampie di risorse. “A fronte dei tagli della spesa pubblica e della debole politica industriale del governo nazionale, noi intendiamo sostenere le imprese ed il lavoro.
Siamo convinti che queste modifiche – sottolinea ancora Simoncini – offrano nuove opportunità e strumenti operativi sulla strada dell’attuazione degli obiettivi e delle scelte che la Toscana intende darsi con il nuovo Piano regionale di sviluppo”. Nella stessa direzione è peraltro, andato il percorso di revisione del piano finanziario del Fondo Sociale Europeo che, oltre a mantenere la sua precipua finalità di qualificazione del capitale umano e di coesione sociale, è volto a garantire sino a tutto il 2012 il finanziamento degli ammortizzatori sociali e ad investire sui giovani, in attuazione del progetto integrato Giovani Sì. Barbara Cremoncini