FUCECCHIO, 27 AGOSTO 2011- Fucecchio ricorda il 67° anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista. La cerimonia, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti in Piazza XX settembre, si svolgerà sabato prossimo 3 settembre alle ore 18 quando arriveranno, proprio di fronte al monumento, i ciclisti che prenderanno parte alla “pedalata” celebrativa della Liberazione, con partenza alle 16,30 da Santa Croce sull’Arno (Piazza Martiri della Libertà), promossa dall’ANPI di Fucecchio e di Santa Croce sull’Arno. Il Sindaco Claudio Toni e la Giunta comunale ricorderanno così quel 1° settembre del 1944, quando le truppe alleate arrivarono a Fucecchio, liberando il paese dall’occupazione nazifascista che era iniziata nei primi giorni di giugno dello stesso anno.
Le sofferenze inflitte dal nazifascismo alla popolazione civile furono molteplici: dopo rastrellamenti e bombardamenti (con la distruzione del ponte sull’Arno costruito nel 1867), l’esercito ordinò lo sfollamento obbligatorio nelle campagne e a Fucecchio rimasero così solamente i militari tedeschi. Alla fine di agosto, con l’avanzata delle truppe alleate, i nazifascisti organizzarono la ritirata, compiendo un’atroce azione di rappresaglia ai danni della popolazione: l’Eccidio del Padule, nel quale furono uccise 175 persone, per lo più donne e bambini. Il 1° settembre con l’arrivo delle Truppe Alleate (in particolare la VI Divisione corazzata sudafricana e la I Divisione corazzata americana), avvenne la Liberazione del territorio comunale.
L’annuncio della liberazione venne dato da un aeroplano americano atterrato, con due uomini a bordo, nella zona del Padule di Fucecchio. Il capoluogo non era però uscito indenne dall’occupazione: dappertutto c’erano cumuli di macerie e case distrutte o danneggiate dal cannoneggiamento che ci fu dal 18 luglio al 31 agosto 1944. La liberazione, con la data del 1° settembre, segna così la fine delle sofferenze e delle atrocità che la popolazione di Fucecchio dovette subire con l’occupazione dell’esercito nazista e l’inizio di un nuovo tempo, il tempo della ricostruzione, materiale e morale, non solo di Fucecchio, ma dell’Italia intera.