Firenze– Passa con 28 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 15 astenuti (opposizione) e nessun voto contrario, la nuova legge regionale sulle opere pubbliche di interesse strategico regionale. Il provvedimento nasce per impedire il blocco nella realizzazione di opere pubbliche di interesse strategico regionale, alleggerendo norme e procedure per sostenere ed agevolare in concreto lo sviluppo socio-economico della Toscana. Il provvedimento prevede la redazione di un elenco delle opere sulle quali applicare le procedure più brevi e, in casi eccezionali, interventi di commissariamento. Tra gli obiettivi che si intendono tutelare, il rafforzamento del sistema produttivo e dei livelli occupazionali tramite l’insediamento e lo sviluppo di medie e grandi aziende, lo sviluppo di una rete di smaltimento e recupero dei rifiuti adeguata a garantire livelli di autosufficienza regionale, l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Ance Toscana esprime soddisfazione per i due importanti provvedimenti approvati dal consiglio regionale: la legge sulle procedure delle opere strategiche e il primo stralcio di modifica della legge urbanistica.
"La Regione Toscana ha dato ieri un importante segnale per il superamento della crisi che colpisce non solo l’edilizia ma l’economia regionale in genere. Con il primo provvedimento la Giunta Regionale si dota di uno strumento per il superamento di quella politica del “veto continuo e generalizzato” che troppo spesso ha impedito l’attuazione di investimenti pubblici e privati determinanti per la competitività del sistema produttivo regionale e per la qualità di vita dei cittadini toscani.
La legge rappresenta una scelta coraggiosa da parte della Giunta e come tale va apprezzata. Il secondo provvedimento, recependo le semplificazioni in materia urbanistico edilizio del Decreto Sviluppo recentemente approvato dal parlamento, getta le basi per la concreta attuazione del principio di privilegiare il recupero e la riqualificazione urbana, principio ad oggi rimasto a livello teorico e non operativo; la legge recepisce in particolare l’esigenza da sempre manifestata da Ance, di incentivare operazioni di demolizione e ricostruzione nel tessuto urbano.
Ora auspichiamo che gli enti locali, veri responsabili della pianificazione, procedano con rapidità alla attuazione territoriale delle norme regionali. La legge recepisce anche la proposta, più volte avanzata da Ance, di consentire l’ampliamento di edifici a destinazione industriale, con le procedure semplificate a suo tempo introdotte dal Piano Casa. Auspichiamo che quello di ieri sia solo l’inizio di un percorso che riporti l’edilizia al centro dello sviluppo".