Sul tema dello switch-off, cioè il passaggio della televisione dall’analogico al digitale terrestre, fissato in Toscana per il 3 novembre prossimo, il presidente Enrico Rossi ha inviato tre lettere al ministro per lo sviluppo economico, alla Agcom e alla Rai. Al ministro Romani il presidente “esprime viva preoccupazione per le conseguenze che l’operazione potrà avere a livello regionale in termini economici, occupazionali e sugli assetti generali del sistema informativo locale” e chiede quindi il rinvio del passaggio al primo semestre 2012. Il messaggio all’Autorità per le comunicazioni, Calabrò, ha come obiettivo la partecipazione della Regione al procedimento di pianificazione delle frequenze.
Infine al presidente di Rai Way Francesco De Domenico il presidente Rossi chiede il massimo impegno e collaborazione per assicurare a tutti i toscani la copertura del segnale Rai e spingere in direzione di sinergie con gli operatori toscani sugli impianti di ripetizione del segnale digitale. "Se non troviamo una soluzione - ha sottolineato Rossi - dovremo aspettarci per molte famiglie toscane un Natale senza televisione. Già il momento è drammatico sotto molti punti di vista, non vogliamo immaginarci questo ulteriore epilogo.
Purtroppo la conformazione morfologica della Toscana non si sposa con il sistema digitale poiché il segnale dove trova un ostacolo si interrompe. Siamo nel Paese dei conflitti di interesse - ha aggiunto - non portatemi su questo tema, altrimenti sono costretto a fare battute che mi verrebbero facilmente" “Chiederò un incontro al ministro Romani – ha aggiunto Rossi – e invito a mobilitarsi tutti i parlamentari e le forze politiche toscane perchè facciano sentire la loro voce.
Il passaggio va fatto ma tutelando le emittenti e i cittadini. Rischiamo una forte diminuzione dell’informazione legata al territorio, che ritengo molto importante, e una notevole perdita di posti di lavoro. Il passaggio va fatto ma va anche fatto bene, senza penalizzazioni”. Un milione e 50 mila euro per le emittenti e per gli enti locali, da investire in occasione dello switch-off dall’analogico al digitale: è quanto stanzia la proposta di legge approvata dalla giunta regionale nella sua ultima seduta. “Siamo preoccupati per questo passaggio perchè l’esperienza delle Regioni che già sono passate al digitale terrestre dimostra un ridimensionamento, negli ascolti e nella programmazione, dell’emittenza locale, penalizzata anche da difficoltà di adeguamento tecnologico e dal numero già assegnato sul telecomando”, ha detto il presidente Enrico Rossi presentando i contenuti della proposta di legge.
“Inoltre sappiamo che ci saranno difficoltà di ricezione del segnale per molte zone della nostra regione, ad esempio quelle montane e che ad esserne colpite saranno fasce deboli della popolazione. Per questo abbiamo deciso di intervenire a sostegno dell’emittenza locale toscana, che rappresenta un patrimonio del pluralismo, e per aiutare, nella misura in cui ci sarà possibile, gli enti locali e i cittadini in questo delicato passaggio”. La proposta prevede la concessione di contributi a fondo perduto non superiori a 200.000 euro a sostegno dell’emittenza locale, ossia agli operatori di rete con precisi requisiti di qualità per le spese di investimento diretti all’innovazione tecnologica degli impianti e delle apparecchiature.
Inoltre contributi agli enti locali per l’adeguamento degli impianti di ripetizione nelle zone oscurate (montagne e valli) di loro proprietà. La Pdl stanzia complessivamente 1.050.000 euro. A questa misura si aggiungono e si aggiungeranno altri interventi della Regione. E’ stato approvato un protocollo di intesa con Anci e Uncem che prevede le iniziative di supporto alle fasce deboli della popolazione (persone non autosufficienti, disabili, ultrasessantacinquenni, residenti nei comuni montani) per il superamento delle difficoltà tecniche connesse con il passaggio al digitale.
Verrà utilizzata la rete dei 180 sportelli PAAS (Punti di accesso assistito ai servizi) sparsi sull’intero territorio, e verrà costituito un gruppo di volontari adeguatamente formati per fornire assistenza, anche a domicilio, alla cittadinanza per la sintonizzazione dei nuovi canali sul telecomando. Ci sarà anche una mappatura del segnale. E’ in fase di definizione un protocollo di intesa da stipulare con Cna e Confartigianato per concordare insieme alle rappresentanze degli antennisti un codice etico e un prezzario di riferimento.
Si lavora per estendere l’intesa alle Associazioni di tutela dei consumatori. In collaborazione con Rai Way e con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, verranno organizzati una ventina di momenti di formazione nelle scuole toscane, per coinvolgere sulle questioni operative del digitale un numero significativo di giovani che possano aiutare i familiari eventualmente in difficoltà nelle problematiche di installazione del decoder e di sintonizzazione dei canali.