È stata inaugurata oggi la nuova centrale geotermica “Chiusdino 1”, nell’omonimo comune in provincia di Siena. L’impianto, che ha una potenza installata di 20 MW, sarà in grado di produrre a regime circa 150 milioni di chilowattora, corrispondenti ai consumi elettrici di oltre 55.000 famiglie, e di evitare l’immissione in atmosfera di 100.000 tonnellate di CO2, oltre a un risparmio di combustibili fossili per 32.000 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno. All’evento inaugurale erano presenti il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’Assessore all’energia della Provincia di Siena Gabriele Berni, il Sindaco di Chiusdino Ivano Minocci, la Presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Merse Luciana Bartaletti e l’Amministratore Delegato di Enel Green Power Francesco Starace.
Il progetto, che ha richiesto un attento studio di impatto ambientale per consentire un ottimale inserimento paesaggistico, ha richiesto un investimento di 80 milioni di euro da parte di Enel Green Power e costituisce un’eccellenza in campo geotermico, poiché utilizza i migliori standard di qualità e sicurezza sviluppati nel corso di un’esperienza lunga un secolo, che rende Enel Green Power leader mondiale del settore. La centrale di Chiusdino è alimentata da 4 pozzi dalla postazione “Travale Sud” ed ulteriori 2 pozzi dalla postazione “Montieri 5” per una portata di 130 tonnellate/ora; la profondità del serbatoio geotermico è di circa 3.000 metri.
L’impianto è stato progettato dalle strutture interne di ingegneria di EGP e costruito utilizzando in gran parte imprese e manodopera locali. Importante è stata la collaborazione con gli Enti locali che ha consentito di condividere le scelte relative all’ambientalizzazione dell’impianto, in particolare per quanto riguarda l’aspetto visivo. Un grande evento che ha coinvolto tutto il paese, oltre a numerose Autorità istituzionali, civili e religiose: prima del taglio del nastro il Coro Filarmonico Giovanile di Chiusdino ha eseguito l’inno di Mameli, per poi ripetersi la sera con un concerto di grande livello in piazza XX Settembre.
Premiate anche le squadre giovanili di calcio dell’AC Chiusdino, che hanno partecipato al “I° Torneo delle Rinnovabili”. Per l’occasione l’impianto geotermico è rimasto aperto al pubblico per visite guidate a cura del personale Enel. Chiusura in grande stile con i Fuochi d’artificio che hanno illuminato la notte di Chiusdino con proiezioni geotermiche nel cielo stellato della Val di Merse. “Oggi è un giorno di festa per la Toscana – ha detto il Presidente Enrico Rossi – questa nuova centrale geotermica da 20 MW conferma la Toscana leader nel mondo nello sfruttamento di questa energia.
Con quella di oggi sono 33 le centrali in funzione, danno lavoro a circa 800 persone e producono elettricità per 3 milioni di famiglie. Per questo ho chiesto a Enel Green Power di spostare la propria sede legale in Toscana, nella terra della geotermia. Vogliamo utilizzare questa energia sempre più e sempre meglio per favorire lo sviluppo produttivo e occupazionale della nostra regione”. “La geotermia” ha detto Francesco Starace “è una storia toscana lunga più di due secoli che costituisce un patrimonio energetico, economico, turistico e culturale.
Con l’entrata in esercizio di Chiusdino, la nostra capacità geotermica in Toscana sale a 728 MW, con una produzione che soddisfa il 25% del fabbisogno energetico regionale e di 3 milioni di famiglie, nel pieno rispetto dell’ambiente. Un risultato che ci rende orgogliosi e che conferma il primato tecnologico a livello mondiale, che l’Italia, con EnelGreenPower, detiene in questo settore delle rinnovabili”. “Con l’inaugurazione della nuova centrale di Chiusdino - ha detto l’assessore all’ambiente ed energia della Provincia di Siena, Gabriele Berni – aggiungiamo un altro importante tassello al percorso intrapreso dagli enti locali ed Enel Green Power per dare alla provincia di Siena nuova energia prodotta da fonte pulita e rinnovabile.
Una tappa significativa, che si sposa appieno con la progettualità di questa amministrazione, impegnata per una gestione della risorsa geotermica attenta all’ambiente, alla salute pubblica e allo sviluppo sostenibile del territorio. La nuova centrale geotermica di Chiusdino, per tecnologia adottata ed energia prodotta, va in questa direzione, oltre a configurarsi come progettualità interessante anche dal punto di vista delle ricadute occupazionali. La strada intrapresa per lo sviluppo delle rinnovabili è quella giusta: ce lo hanno confermato anche i cittadini, dopo l’esito referendario di giugno”.
“Il Comune di Chiusdino – ha osservato il sindaco di Chiusdino, Ivano Minocci – è ricco di molteplici risorse, prima fra tutte quella ambientale ed architettonico-culturale. Il paesaggio sapientemente conservato dalle precedenti generazioni, viene sempre maggiormente apprezzato da migliaia di turisti che ogni anno visitano i nostri siti monumentali, le riserve naturali e apprezzano il buon cibo e la tranquillità che ci caratterizza. In questo contesto, la ricchezza del sottosuolo rappresentava una ulteriore sfida da governare: scegliendo di compartecipare alla produzione di energia rinnovabile, abbiamo concertato i nuovi impianti sin dalla nascita, riuscendo, assieme ad Enel, a inserire la nuova Centrale nel contesto ambientale con una serie di accorgimenti che vanno dal posizionamento al piano del colore e all'uso delle più moderne tecnologie.
E così il calore della terra, che viene fuori in maniera suggestiva e silenziosa, ci dona energia per tante famiglie, calore per le abitazioni e notevoli opportunità economiche ed occupazionali. Non possiamo che essere orgogliosi del risultato". “Con l'inaugurazione della prima centrale geotermica di Chiusdino - commenta Luciana Bartaletti, presidente dell'Unione della Val di Merse - si è concluso un importante passo avanti nella crescita della produzione geotermica nell'area tradizionale ed ora anche nel territorio della Val di Merse.
Si tratta di una significativa opportunità in termini di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro, in un momento particolarmente difficile. La centrale e l'intero programma delle perforazioni di pozzi e dei vapordotti sono stati il risultato di un percorso partecipato da Enti, comunità locali ed Enel Green Power rivolto a garantire lo sviluppo del settore energetico geotermico con tecniche moderne, in grado di assicurare la salute dei cittadini, un adeguato inserimento paesaggistico e un pieno rispetto dell'ambiente.
L'interessante apertura alla geotermia, già indicata nei giorni scorsi dal Nobel Carlo Rubbia, incoraggia questa strada, soprattutto dopo il referendum del 12 e 13 giugno con il quale gli italiani hanno chiaramente detto no all’uso del nucleare nel nostro Paese”. “La Toscana è storicamente leader nel mondo nello sfruttamento dell’energia geotermica. Con quella inaugurata oggi a Chiusdino sono 34 le centrali in funzione nella nostra regione, danno lavoro a circa 800 persone e producono elettricità per 3 milioni di famiglie.
Enel Green Power produce qui il 20% del suo fatturato. Per tutte queste ragioni oggi ho chiesto ai sui responsabili di spostare la sede del gruppo in Toscana, nella terra della geotermia”. Lo ha dichiarato il presidente Enrico Rossi partecipando alla cerimonia di inaugurazione della nuova centrale geotermica da 20 MW. “Dal 1905 ad oggi – ha proseguito Rossi – la Toscana ha fatto la storia della geotermia. Da tutto il mondo sono venuti a studiare i nostri impianti. Vogliamo utilizzarla sempre di più e meglio per favorire lo sviluppo produttivo e occupazionale della nostra regione.
Ed è per questo che considero questo un giorni di festa”. L’impianto inaugurato, che ha una potenza installata di 20 MW, sarà in grado di produrre a regime circa 170 milioni di chilowattora, corrispondenti ai consumi elettrici di oltre 50.000 famiglie, e di evitare l’immissione in atmosfera di 100.000 tonnellate di CO2, oltre a un risparmio di combustibili fossili per 32.000 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno. Oggi segna dunque un’altra tappa importante l’intesa sulla geotermia firmata da Regione Toscana e Enel Green Power nel dicembre del 2007.
L’accordo prevede in Toscana l’installazione di 112 MW complessivi di cui 72 MW ad oggi sono ormai realizzati (20 MW Chiusdino1, 12 MW Lagoni Rossi, 20 MW Sasso 2, 20 MW Radicondoli 2). Comprendendo il riassetto di Piancastagnaio con la chiusura di PC2, restano 40 MW che saranno realizzati con Bagnore 4. Con Chiusdino 1 sale a 34 il numero di impianti geotermici in Toscana per una potenza totale installata di 883 MW. La produzione di energia all’anno è adesso di circa 5200 GWh (corrispondente al fabbisogno di 3 milioni di famiglie).
Nel 2005 la produzione geotermoelettrica ha rappresentato il 32 % circa della produzione di energia elettrica totale toscana, mentre alla fine del 2009 si è passati ad una produzione pari al 33% della produzione totale di energia elettrica in Toscana e all’89% della produzione totale di energia elettrica da rinnovabili in Toscana.