«In Regione Toscana, i dipendenti hanno libero accesso a internet senza alcun tipo di controllo o di filtri. Questo è un grande rischio per l’Ente, ma, soprattutto, ci chiediamo: quante ore in media passano i dipendenti dell’amministrazione sui social network durante il normale orario di lavoro?». È quanto si chiede il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, che ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale per sapere «quante ore passino i dipendenti della Regione Toscana navigando su internet e, in particolare, quante ore negli ultimi sei mesi siano state dedicate ai social network». Lazzeri evidenzia che nei mesi scorsi era rimasto «particolarmente perplesso dalle informazioni ricevute sull’incapacità dei mezzi informatici del Consiglio Regionale di rilevare e quantificare sia la connessione, sia il tempo passato da parte dei dipendenti della Regione sui social network durante l’orario di lavoro.
Allo stesso modo, mi destava una certa preoccupazione il fatto che per i medesimi dipendenti l’accesso a Internet è pressoché libero e, quindi, con un grande rischio sia per quanto riguarda la sicurezza del sistema, sia per la prevenzione del possibile accesso a siti pedo-pornografici». La situazione, oggi, pare tecnicamente cambiata e che il controllo sia possibile. È lo stesso esponente del Carroccio a darne notizia. «Oggi mi si dice che alcune cose sono tecnicamente cambiate e, proprio per questo, voglio essere informato di questi problemi.
È emblematico il caso della Regione Lazio dove, secondo notizie di stampa, il 70% delle connessioni dai pc di questo Ente era diretto ai social network. Non a caso, la Presidente, Renata Polverini, ha chiuso l’accesso di internet a tutto il personale, quando questo non fosse di stretta pertinenza all’attività lavorativa svolta. Anche il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha disposto il blocco dell’accesso a un noto social network ai dipendenti del suo Ministero. Ma il Presidente Rossi che fa, a parte scrivere su Facebook e informarsi sul nuovo Google+? Parla di riduzione dei costi della politica – conclude Lazzeri –, ma fa finta di non vedere e di non sapere». Nell’interrogazione, il consigliere leghista si chiede se sia stata effettuata una verifica presso tutti i pc della Regione, al fine di accertare se siano stati installati software non autorizzati o apparecchiature che consentano l’uso della rete wi-fi.
Questo temendo grandi rischi per la sicurezza del sistema informatico.