Firenze - “Lo spostamento dei Ministeri a Monza è un segnale forte da parte della Lega Nord che dimostra per l'ennesima volta di voler realmente cambiare questo Paese». Risponde così l'eurodeputato e segretario della Lega Nord Toscana, Claudio Morganti, al Governatore toscano, Enrico Rossi, che accusa la Lega di riempirsi la bocca di federalismo. E alla domanda del Presidente della Regione Toscana se “il contenimento della spesa e le regole per non duplicare gli uffici in questo caso (riferendosi al decentramento dei quattro ministeri, ndr) non valgono”, Morganti risponde che «tutti e quattro i ministri hanno pagato di tasca propria tutto il necessario nei nuovi uffici.
Quindi, non c'è stata assolutamente – assicura il segretario nazionale del Carroccio toscano – alcuna spesa pubblica. Adesso, i cittadini del Nord avranno l'opportunità di sentire ancora di più la vicinanza della politica verso di loro, a differenza di quanto succederà in Toscana. Ci sorprende, infatti, come Rossi non abbia colto l'occasione per richiedere un Ministero nella nostra regione, come suggerito dalla Lega. Capisco, inoltre, il nervosismo di Rossi che trova davanti a sé una Lega attiva e che ogni giorno dimostra di lavorare nell'interesse del popolo e non nell'interesse dei Palazzi”. “Di questo passo – prosegue Morganti – assisteremo al distaccamento dei Ministeri anche nel Sud Italia, mentre la Toscana rimarrà con un pugno di mosche per colpa dell'idealismo politico di Rossi che viene messo in primo piano rispetto alle esigenze e l'interesse dei cittadini.
Oramai abbiamo capito bene che tipo è il Governatore Rossi: un uomo politico che, piuttosto che fare l'interesse dei toscani, preferisce accogliere i rifiuti campani e i clandestini».