Nuovo incidente sul lavoro. A Firenze un operaio è precipitato in un cantiere edile a Novoli. "Questa volta - spiega il consigliere provinciale di Rifondazione comunista Andrea Calò - l’infortunio non si è trasformato in tragedia e le condizioni cliniche non sono critiche. Tuttavia si sono presentate difficili le operazioni di soccorso da parte del 118, dei vigili del fuoco e dell'Asl 10". Non si arresta, perciò, "il quotidiano stillicidio di infortuni e morti sul lavoro".
Rifondazione comunista chiede un maggiore impegno delle Istituzioni nel rilanciare la cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro. Sul tema Andrea Calò e Lorenzo Verdi, consiglieri di Rifondazione in Palazzo Medici Riccardi, hanno presentato una domanda d'attualità, con la quale ricostruiscono la vicenda del cantiere di Novoli e della sicurezza nei luoghi di lavoro con ulteriori dettagli. Di seguito il testo. "Nuovo incidente sul lavoro, un operaio cade da un cantiere edile di Via Novoli a Firenze, mentre lavorava alla ristrutturazione del solaio di una chiesa.
Questa volta l’infortunio non si è trasformato in tragedia, le condizioni cliniche non sono critiche. Il report che riporta la notizia evidenzia le difficoltà che hanno incontrato i soccorritori intervenuti nel cantiere, infatti gli operatori del 118 sono stati costretti ad avvalersi dei VV.FF. in particolare del nucleo Saf (speleo alpino fluviale) per recuperare e adagiare il ferito su una tavola spinale in modo da consentire le prime cure e il trasporto in ospedale. L’infortunio avviene due giorni dopo il famigerato 27 gennaio dove sul lavoro sono morte 6 persone: una strage, della quale né Tg, né siti web dei quotidiani, radio e agenzie ne hanno parlato.
In un silenzio abissale e nella più totale indifferenza si consuma ancora la vergogna di una strage continua di lavoratori. Prosegue inarrestabile il quotidiano stillicidio di morti e infortuni sul lavoro, spesso dovuti alla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro e ad una cultura della prevenzione che viene solo praticata nelle intenzioni di pochi. In attesa dei dati Inail e degli Osservatori che emettano i rapporti annunali comunque, stando alle cronache, non diminuiscono gli infortuni, le morti e le invalidità.
Sull’incidente accaduto nel cantiere edile di Via Novoli a Firenze stanno effettuando i rilievi gli ispettori del lavoro dell’ASL 10, contestualmente agli altri organi inquirenti che sono intervenuti sul posto per ricostruire la dinamica dell’infortunio sul lavoro. Casualità, destino cinico e baro oppure la solita omissione nelle più elementari norme di sicurezza? Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria vicinanza all’operaio edile infortunato e nel ribadire la nostra preoccupazione sul il continuo ripetersi di episodi infortunistici nei luoghi di lavoro, sui quali riteniamo opportuno non tacere e indignarsi, convinti come siamo che una “ paese che non si indigna di fronte alle stragi sul lavoro, non è un paese civile”, nel riaffermare l’invito alla massima attenzione e mobilitazione delle Istituzioni chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sul nuovo infortunio sul lavoro nel cantiere edile di Via Novoli a Firenze, se la dinamica di questo nuovo evento infortunistico è data dalla riduzione e/o inosservanza delle misure di prevenzione o dall’omissione di quelle di protezione e sicurezza.
Altresì chiediamo di sapere gli esiti delle indagini da parte dell’Ispettorato del lavoro e degli altri organi intervenuti, quale è il lavoro sino ad oggi fatto dall’Amministrazione Provinciale sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e gli interventi attivati con le altre Amministrazioni Locali, ASL, Ispettorati del Lavoro e Magistratura per contrastare gli eventi infortunistici e mortali nei luoghi di lavoro ancora dovuti all’inosservanza della sicurezza".