Firenze 18.11.2010- La manifestazione era stata organizzata ieri per protestare contro la bocciatura da parte della Eaton, multinazionale Usa di componentistica per auto, dei due progetti di reindustrializzazione, dopo che aveva deciso di chiudere lo stabilimento di Massa. Ma ieri si sono avuti scontri tra forze dell'ordine e i 200 lavoratori esasperati da due anni in cassa integrazione, che in seguito hanno paralizzato Autostrada A12 e città. Sono stati considerati dalle forze dell'ordine dei facinorosi, non dei padri di famiglia.
Esiste ancora il diritto alla protesta sociale nel Paese? Una scelta grave da parte di chi aveva la responsabilità della gestione delle forze di polizia, con la questione sociale della difesa del posto di lavoro che diventa mera questione di ordine pubblico. Mentre l’ EATON persiste nel suo atteggiamento, fino al punto di annunciare l’invio delle lettere di licenziamento e la non di richiesta di ulteriori strumenti di ammortizzatori sociali disponibili, i lavoratori vengono caricati dalle forze dell’ordine. FIM FIOM UILM Toscane nel condannare l’episodio esprimono tutta la loro solidarietà ai lavoratori rimasti feriti e contusi.
Per questi motivi FIM FIOM UILM Toscane aderiscono e partecipano con delegazioni da parte di tutte le province alla manifestazione di sabato 20 novembre alle ore 9.30 indetta da CGIL CISL UIL a Massa e proclamano un’ora di sciopero di tutti i lavoratori metalmeccanici della Toscana per venerdi 19 novembre a fine orario di lavoro. La segreteria regionale Toscana del SILP per la CGIL all’indomani degli incidenti avvenuti a Massa, in occasione della manifestazione dei lavoratori della Eaton legittimata dalla unilaterale scelta da parte dell’azienda di licenziare tutti i lavoratori dell’azienda dichiara il forte disappunto per quanto avvenuto: "Un disappunto che si sostanzia per il fatto che -spiega Marco Noero- questa fase di grave crisi sociale, economica e politica ricade totalmente sui lavoratori, sia coloro che perdono inopinatamente il proprio posto di lavoro, sia i lavoratori delle forze dell’Ordine ai quali in fasi come questa viene, fin troppo spesso, delegato sotto forma di Ordine Pubblico l’onere di gestire il disagio sociale.
In questi casi, come è successo a Massa si può verificare l’incidente, un incidente che tuttavia non può essere oscuro, e sotto questo aspetto riteniamo legittima, la richiesta di urgente interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni, che faccia luce su tutta la vicenda. A trent’anni ormai dalla Legge di Riforma, la Polizia di Stato ha raggiunto uno grado di senso democratico che gli permette, oltre ad espletare il suo compito di tutelare la regolarità di tutte le manifestazioni democratiche e dei suoi partecipanti, anche quella di sapersi prendere le proprie eventuali responsabilità, quando e se ci sono.
La professionalità delle forze dell’Ordine è chiamata a manifestarsi, in fasi come queste, come uno degli antidoti contro il caos. Ci auguriamo che quanto è avvenuto a Massa sia soltanto qualcosa di non ripetibile per il bene della nostra democrazia".