Firenze – In relazione all’inchiesta in corso sulla bretella autostradale Lastra a Signa-Prato gli uffici regionali ricostruiscono in una nota le tappe salienti della vicenda. “Il progetto definitivo – si legge nella nota – compreso le prescrizioni previste dalla Via, per la bretella Lastra a Signa-Prato è stato presentato dalla società Sit nel luglio 2009. La Regione, a fronte della richiesta del concessionario di convocare la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo, non ha inteso procedere perché riteneva necessaria una migliore e puntuale definizione, da parte della società stessa, del quadro economico-finanziario, unitamente alla revisione della previsione relativa ai flussi di traffico”. “Il quadro economico-finanziario risultava incerto ed eccessivamente oneroso.
La Regione quindi si è giustamente rifiutata di procedere alla consegna dei lavori in assenza dei costi definitivi senza i quali ci sarebbe stata una lievitazione in corso d’opera e, a fronte di volumi insufficienti di traffico, addirittura ulteriori oneri gravanti sulla stessa Regione. Infatti nel marzo 2010 la Regione ha fatto conoscere formalmente alla società Sit che non avrebbe potuto procedere ad approvare il progetto in assenza dei chiarimenti richiesti”. “Nel dicembre 2010 – prosegue la nota – la Sit ha presentato il piano economico-finanziario con un fabbisogno aggiuntivo di 90 milioni.
Tale fabbisogno, sommato ai costi iniziali di 243 milioni, avrebbe portato i 9 Km di autostrada ad costo chilometrico di 37 milioni di euro. A cui si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori 40 milioni per completare il quadro della prescrizioni via. La Regione dunque avrebbe dovuto contribuire al finanziamento dell’opera per circa 160 milioni a proprio totale carico. Un costo che risulta elevato e non sostenibile dalla Regione stessa, anche a causa del patto di stabilità che ha obbligato l’ente a poter impegnare per l’anno 2011 soltanto 56 milioni di euro di fondi propri per gli investimenti in tutto il settore infrastrutture (porti aeroporti strade e ferrovie)”. “Nel maggio 2011 quindi la Giunta regionale si è orientata di lavorare su due ipotesi: - predisporre gli atti per la risoluzione del contratto a causa degli eccessivi e insostenibili costi; - allo stesso tempo, dopo aver informato la Sit che a quelle condizioni l’opera era irrealizzabile e non finanziabile, chiedere alla stessa una revisione del progetto in modo da verificare la possibilità di migliorare le condizioni di equilibrio economico e addivenire ad una sostanziale riduzione dei costi”. “Com’è evidente – afferma la nota – la Giunta regionale non ha ritardato l’assegnazione dei lavori, ma si è rifiutata di assegnarli senza conoscere in maniera definitiva il quadro economico-finanziario, tutelando così l’interesse pubblico e successivamente evitando di impegnarsi per importi finanziari eccessivi e comunque non sostenibili nel nuovo quadro delle risorse a disposizione.
Dunque la Regione è in attesa che entro luglio, come da impegno preso, la Sit presenti le integrazioni richieste. Qualora senza motivi queste non dovessero pervenire o non risultassero idonee – si conclude – la Giunta regionale è pronta a risolvere il contratto e, come previsto dagli atti convenzionali, chiedere la consegna del progetto e la restituzione dei 28,9 milioni, anticipati nel 2006, con in aggiunta gli interessi maturati e la rivalutazione monetaria”