Un anno e dieci mesi per Andrea e due anni per Diego Della Valle, più una multa, rispettivamente, di 70 mila e 80 mila euro le richieste dei pubblici ministeri contro i proprietari della Fiorentina nel processo di Napoli. Un anno e otto mesi chiesto anche per l'AD Sandro Mencucci. Richieste di condanna formulate dai pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci nell'ambito del processo su Calciopoli, in svolgimento a Napoli. I pm hanno ritenuto che i promotori dell'associazione a delinquere finalizzata alle frodi sportive siano stati Luciano Moggi, cinque anni e otto mesi, gli ex designatori Bergamo e Pairetto, cinque anni il primo e quattro anni e sei mesi il secondo, l'ex vice presidente federale Mazzini e l'ex ds del Messina Fabiani.
Il processo riprende martedì 7 giugno, interverranno anche le parti civili. A poche ore dalle severe richieste di condanna dei pm napoletani nel processo di 'calciopoli', sul mondo del pallone si abbatte una nuova inchiesta, coordinata dalla Questura di Cremona, che getta ombre sulla regolarità del campionato di serie B e di Lega Pro. Fra gli arrestati l'ex campione della Lazio Beppe Signori. La Polizia di Stato di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) ed in stretta collaborazione con le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara, ha eseguito sedici misure cautelari a conclusione di un'articolata attività investigativa relativa ad una serie di episodi connessi al fenomeno del calcio-scommesse che negli ultimi mesi avrebbero fortemente condizionato il risultato di alcuni incontri dei campionati nazionali di serie "B" e di "Lega Pro".Nello specifico i soggetti in questione, uno dei quali con precedenti di Polizia relativi alla commissione di analoghi reati, sono stati individuati a seguito di una complessa serie di riscontri operati dalla Squadra Mobile della Questura di Cremona che, dopo un'attività investigativa protrattasi per circa sei mesi ha individuato, tra le altre, le responsabilità in ordine ad un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno in questo capoluogo; le indagini hanno ricondotto tale condotta delittuosa in un contesto ben più ampio collegato ad alcuni soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, in ragione di conoscenze e di contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.L'attività d'indagine ha consentito diacquisire importanti ed inconfutabili elementi probatori idonei a delineare l'esistenza di una organizzazione criminale costituita da calciatori ed ex calciatori professionisti di comprovata esperienza anche a livello nazionale, nonché di titolari di agenzie di scommesse, liberi professionisti ed altri individui i quali, con specifici e ben determinati compiti e ruoli, riuscivano o in alcuni casi comunque tentavano di pianificare, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario, la manipolazione di alcuni eventi calcistici.