Sono stati premiati stamani da Legambiente nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana e di Franco Di Martino della segreteria regionale di Legambiente gli otto comuni ricicloni (Montespertoli, Seravezza, Capannori, Montelupo Fiorentino, Montecarlo e Vaiano, Vinci, Cerreto Guidi) più virtuosi della Toscana. Se si guarda alla percentuale della Raccolta differenziata a livello nazionale Montelupo con l'85% e Montespertoli con l'84% sono i primi in Italia.
Montespertoli si conferma, inoltre, primo comune sopra i 10.000 abitanti vincitore assoluto dell'Area Centro e della Toscana in base all'Indice di buona gestione. "Il riciclo effettivo dei materiali raccolti rappresenta la vera sfida per il futuro della Toscana". Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana sottolinea "quanto sia importante aver presente come obiettivo non solo quello di raccogliere in maniera separata i rifiuti ma anche quello di farli tornare a nuova vita riutilizzando la materia di cui sono composti e per realizzarlo bisogna fare una raccolta differenziata di qualità, occorre promuovere produzione e mercati di sbocco soprattutto in quelle filiere critiche come il compost e la plastica".
- "Bisogna dar modo ai cittadini - spiega Baronti - di vedere concretamente gli oggetti prodotti dai loro rifiuti e i frutti del loro impegno nel differenziare. Sarà un modo per valorizzare le buone pratiche delle famiglie, spingere le pubbliche amministrazioni a fare più acquisti verdi e promuovere le aziende regionali che già operano nella green economy". Per essere “ricicloni” quest’anno si doveva raggiungere quota 60% di raccolta differenziata dei rifiuti raccolti nel corso del 2010, finalizzata al recupero di materia.
Sono stati, infatti, premiati solo quei comuni che hanno superato gli obiettivi indicati dalla Legge (Finanziaria del 2007), la quale imponeva già il raggiungimento del 50% per il 2009 e del 60% per il 2011. Dalle statistiche viene fuori che il popolo dei ricicloni è comunque numeroso. Per quanto riguarda la Toscana, nello specifico, emerge che si trova al 12° posto a livello nazionale con 8 comuni su 287 e con una percentuale del 2,8%, uno in meno rispetto al 2010 che ne contava 9 ed una percentuale del 3,1%.
Se il limite minimo di raccolta differenziata finalizzato al riciclaggio è la condizione per essere considerato “riciclone” da Legambiente, la classifica o la valutazione avviene attraverso l'Indice di Buona Gestione che rappresenta bene l’azione a tutto campo del governo della produzione di rifiuti materiali della comunità locale: viene considerata la produzione totale di rifiuti pro capite (e quindi le azioni di riduzione), la separazione di rifiuti pericolosi, i metodi di raccolta , l’efficienza del sistema e la qualità del servizio.
L’indagine si basa inoltre su notizie e segnalazioni riguardanti oltre un migliaio di comuni, raccolte grazie a le sedi locali di Legambiente, le Regioni e le Amministrazioni Provinciali con i loro sportelli, le Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente, la collaborazione di FederAmbiente, la collaborazione del Consorzio nazionale imballaggi, dei consorzi obbligatori e delle associazioni volontari delle imprese, la collaborazione fattiva dei consorzi di Comuni e delle aziende consortili.
La Giuria di “Comuni Ricicloni 2011 è composta dai rappresentanti di Legambiente, Anci, Fise Assoambiente, FederAmbiente, Conai, Cial, CoRePla, CoReVe, Comieco, Cna, Rilegno, Consorzio Italiano Compostatori, Centro di coordinamento RAEE, Novamont, Rifiuti Oggi, Achab Group, Lab23 e Tritech. Le modalità sono state stabilite dalla Giuria con i seguenti criteri: la percentuale di raccolta differenziata è stata determinata sulla base delle somme dei rifiuti avviati a riciclo e di quelli avviati a smaltimento, le raccolte differenziate che nel corso del 2010 non sono state destinate ad impianti di riciclaggio, nel conteggio della raccolta differenziata è stata considerata solo la parte effettivamente recuperata, mentre non rientrano nella somma delle raccolte diffrenziate i rifiuti pericolosi destinati a smaltimento, i rifiuti cimiteriali, gli inerti e la parte di spazzamento stradale avviata a recupero (sono stati esclusi sia dal conteggio delle raccolte differenziate, sia dagli R.S.U.
a smaltimento). In base all'indice di buona gestione nessun capoluogo di provincia dell'Area Centro ha superato il 60% di RD. Un’altra conferma, questa volta non positiva, ci arriva dalla Toscana dove, a parte qualche rara e lodevole eccezione, si stenta ad affrontare col piede giusto la gestione dei rifiuti comunali. "Il dato negativo è che nella classifica dei capoluoghi di provincia nessuna città del Centro Italia e pertanto anche della Toscana abbia raggiunto la quota del 60%" - dichiara Franco Di Martino della segreteria regionale di Legambiente - "Altro dato è la stridente diversità fra i comuni dell'area Publiambiente (4 comuni in classifica, con proiezione sul dato del prossimo anno di raddoppio) ed i comuni dell'area Quadrifoglio tristemente assenti.
Un modo totalmente diverso di gestire i rifiuti". Ma andiamo nel dettaglio. Per quanto riguarda i comuni della Toscana sopra i 10.000 abitanti troviamo Montespertoli (FI) vincitore al primo posto dell' Area centro con 13.452 abitanti e un indice di buona gestione del 78,78 ed una percentuale di RD 84,0% e con il 97,22 di C02 prcapite risparmiati. In seconda posizione Seravezza (LU-13.440 ab.), un indice 67,17 con una percentuale di raccolta differenziata del 76,0% e 106,30 i Kg di C02 pro capite risparmiati.
Al quarto posto, sempre nella provincia di Lucca, troviamo Capannori (45.884ab) con un indice 64,37 ed una percentuale di RD di 71,7%. Al nono posto della classifica troviamo Vinci (FI) con 14.582 abitanti, (indice 57,57 e 70,3% di RD), al dodicesimo posto Cerreto Guidi (FI) con 10.721 abitanti, (indice 51,97 e percentuale di RD 69,2%). Sempre in base all'indice di buona gestione per quanto riguarda i comuni sotto i 10.000 abitanti troviamo al nono posto dell'Area Centro Montecarlo (LU) con 4.538 abitanti un indice del 62,74 ed una percentuale di RD di 70,0% e il 92,50 di Kg C02 procapite risparmiati.
All'undicesimo posto invece troviamo, in provincia di Prato, Vaiano con i suoi 9.992 abitanti ed un indice di buona gestione 61,42 e una percentuale di Rd di 68,3%. La giuria ha assegnato un premio speciale ad un comune in ogni categoria. Per quanto riguarda il CNA ha premiato nell'Area Centro Arezzo come miglior comune in quanto si è distinto per aver adottato una raccolta multimateriale leggero passando da 0,96 kg/ab nell'anno 2009 a 1,1kg/ab nell'anno 2010 (+22%). Inltre in Toscana i comuni che nel 2010 hanno raggiunto il 50% di raccolta differenziata sono: Buonconvento (SI), Capolona (AR), Capraia e Limite (FI), Carmignano (PO), Castagneto Carducci (LI), Lamporecchio (PT), Larciano (PT), Londa (FI), Monteriggioni (SI), Pietrasanta (LU), Poggibonsi (SI), Rosignano (LI), Rufina (FI), San Godenzo (FI), San Vincenzo (LI), Vecchiano (PI). Altro argomento importante è la premiazione dei comuni e delle Società Pubbliche per l’impiego del sistema aerato, l’eccellenza nei sistemi di raccolta dei rifiuti organici e l’impegno nel promuovere la qualità della raccolta della frazione organica.
A sei anni dall’introduzione del sistema aerato di raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, i comuni che hanno adottato tale sistema sono in continua crescita sia in termini qualitativi che quantitativi. Anche quest’anno, in occasione della manifestazione “Comuni Ricicloni 2011”, Novamont ha premiato due società pubbliche a livello nazionale tra le quali la ASm Prato. ASm Prato sta proseguendo nel proficuo sforzo - intrapreso a partire dal 2008 - di attivare il servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, scegliendo il “sistema aerato” ed i sacchetti in Mater - Bi per la raccolta dei rifiuti organici.
La bontà del sistema scelto trova conferma nei quantitativi di frazione organica intercettata; dal 2008 è infatti aumentata del 53%, passando da 10.600 ton a 16.300 ton e contribuendo a promuovere un significativo abbattimento della CO2 pari a circa 3.423 ton. Fare sistema nel proprio territorio alimenta il commercio, il trattamento industriale e il mercato dei materiali di cui si avvalgono migliaia di imprese che riutilizzano la materia prima. Ancora più importante è il beneficio globale: i comuni ricicloni contribuiscono al contenimento di circa 3 milioni di tonnellate di CO2.
E tutto questo non é forse Green Economy?