Firenze - «No ai rifiuti in Toscana». È secca la posizione della Lega Nord Toscana in merito alla richiesta di nulla osta per il trasferimento dei rifiuti da parte della Regione Campania. Ad entrare nel merito è il segretario nazionale del Carroccio toscano, l’eurodeputato Claudio Morganti, che plaude alla decisione dell'Emilia Romagna e dell'Umbria di non ricevere i rifiuti napoletani. «Adesso – commenta l'europarlamentare – ci aspettiamo dal Presidente Rossi, la stessa linea. In Toscana ci deve essere un secco “no” ai rifiuti prodotti dai napoletani.
Se il Governatore, al contrario, darà il suo ok, organizzeremo una grande mobilitazione per sensibilizzare Rossi affinché possa seguire le orme dei compagni emiliani e umbri che, nonostante i tentennamenti iniziali, hanno deciso di seguire la linea che da sempre la Lega Nord porta avanti. I toscani – prosegue Morganti – sono stanchi di essere presi in giro: prima i profughi ed ora i rifiuti. È l'ora di dire basta! Rossi non può andare avanti cercando gli applausi dei napoletani. Bisognerebbe, piuttosto, fare dei progetti per lo smaltimento dei nostri rifiuti in quanto le discariche toscane sono in esaurimento.
Non vorremmo ritrovarci tra pochi mesi anche in Toscana ad avere gli stessi problemi di Napoli. Ormai, sono più di 17 anni che Napoli vive una perenne emergenza rifiuti. Nonostante il susseguirsi degli amministratori locali, i problemi sono rimasti gli stessi. Non è bastata neanche la soluzione miracolosa di De Magistris il quale ha vinto le elezioni sostenendo di pulire la città campana nel giro di cinque giorni. Se Napoli lo riterrà opportuno, si possono mandare degli esperti per spiegar loro i progetti che sono stati fatti al Nord per la gestione dei rifiuti.
Ma prima – conclude Morganti – vogliamo vedere un senso di responsabilità e di buona volontà». E sulla questione rifiuti in Toscana, interviene anche la vicecapogruppo del Carroccio in Regione Toscana, Marina Staccioli. «Aiutiamo i napoletani, ma a casa loro. Non è giusto che siano sempre le altre zone d’Italia a farsi carico dei loro rifiuti. Insegniamo ai napoletani a fare la differenziata, soprattutto quella domiciliare, e, poi, che la Campania costruisca nuovi termovalorizzatori.
In Toscana stiamo rasentando l’emergenza rifiuti. Le nostre discariche si sono quasi esaurite. I napoletani imparino dal Comune di Capannori, che ha aderito alla rete internazionale dei Rifiuti Zero. Basta ricorrere sempre all’assistenzialismo di mamma Italia».