La richiesta di Adiconsum è molto chiara, come spiega Grazia Simone, Segretario Generale Adiconsum Toscana, “aprire un tavolo concertativo con le Associazioni dei commercianti per poter abbattere le vecchie barriere normative in materia di saldi e procedere ad una reale liberalizzazione che definisca una effettiva concorrenza nel settore fondata sulla qualità dei prodotti e dei servizi, sull’assistenza alla clientela e su un codice etico che faccia fronte alle esigenze sia dei consumatori che dei commercianti”. La normativa di riferimento per la disciplina dei saldi si può definire obsoleta se rapportata al contesto storico-economico che stiamo vivendo, in cui la vendita commerciale on-line conosce annualmente incrementi percentuali a due cifre, con sconti che raggiungono anche il 70-80% e gli outlet vendono durante l’anno prodotti anche griffati e di qualità a costi contenuti.
Inoltre le promozioni, le svendite e le liquidazioni sono una costante di molti commercianti in gravi difficoltà a causa della crisi economica che stiamo vivendo. “Adiconsum è pronta ad aprire una trattativa, continua Grazia Simone, “per giungere ad un Avviso Comune capace di modificare la normativa vigente”. “L’anticipo della data dei saldi estivi, quest’anno al via domani sabato 2 luglio, con la conseguente concessione di facoltà di apertura per domenica 3 luglio, rappresenta una vittoria per la nostra associazione". Alessandra Signori, Presidente di Confcommercio Firenze, interviene alla vigilia dell’apertura della stagione dei saldi estivi.
"Da tempo ci siamo battuti per l’unificazione della data dei saldi a livello nazionale. Abbiamo raggiunto questo obiettivo, abbiamo così ottenuto un prezioso risultato. Ci auguriamo – dice Signori – possa essere un momento importante per le aziende del nostro territorio che hanno assolutamente bisogno di tirare una boccata d’ossigeno”. Di seguito un decalogo di “Buone pratiche per l’acquisto” per evitare sotterfugi e raggiri: 1. Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; 2.
È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova; 3. Fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto; 4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati; 5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio; 6.
Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici; 7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce; 8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello); 9.
È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa; 10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum.