Firenze - "Si sgonfia la polemica sulla formazione, montata un po' ad arte, e infatti chi attaccava oggi si arrampica sugli specchi": a fronte delle numerose notizie uscite a mezzo stampa nelle scorse settimane riguardo al sistema della formazione professionale e dei Centri di formazione tettitoriale in Provincia di Firenze, "che parlavano di presunte società fantasma che si dovrebbero occupare di organizzare corsi di formazione", i consiglieri provinciali del Pd (Caterina Conti, Loretta Lazzeri, Adamo Azzarello, Sandro Bartaloni, Alessandra Fiorentini, Federigo Capecchi), dell'Idv (Alessandro Cresci) e Sel (Riccardo Lazzerini) presenti nella Commissione Lavoro sottolineano che la sentenza del Tar "non mette assolutamente in discussione l’impianto della gestione operata dalla Provincia in merito alla formazione professionale, al sistema dei voucher e dei Cft, ma si limita ad annullare la gara per vizi formali inerenti la specifica procedura per la zona nord".
Dunque "non sussiste alcuna contrarietà normativa al sistema di gestione della formazione professionale provinciale". Nella prossima Commissione Lavoro verrà votato un documento presentato da Pd, Idv e Sel con il quale si invita il Presidente della Provincia di Firenze e l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale "a proseguire ed insistere con la riorganizzazione del sistema della formazione intrapreso con l'obiettivo di riportare le risorse sui territori, di dare risposte efficaci ai cittadini e alle imprese, in modo trasparente e utile agli utenti" e, al tempo stesso, "ad aprire un percorso insieme alla Regione Toscana volto alla tutela dei lavoratori del settore che si sono rivelati anello debole in tutta questa vicenda".
Stigmatizzate le dichiarazioni "di alcuni gruppi consiliari, in particolare Pdl, denuncianti il fallimento del sistema messo in piedi dall’amministrazione provinciale nel corso dell’ultimo anno". I consiglieri ritengono di "confermare gli aspettti positivi emersi con il sistema dei Cft, sperimentato nell’ultimo semestre, perchè permette un maggiore controllo e nasce, come più volte ribadito, per scardinare un vecchio sistema autoreferenziale, che non aiutava né i cittadini né le imprese".
Opportuno che Provincia e la Regione "si adoperino per continuare a tutelare e supportare le parti veramente colpite dalla vicenda di cui in premessa, ossia gli utenti dei corsi e i lavoratori delle agenzie formative, che rappresentano uno degli obiettivi primari che questa Amministrazione si è posta di raggiungere con la nuova impostazione"