"La scorsa stagione sportiva l'ACF Fiorentina mi ha scelto ed anch'io ho scelto l'ACF Fiorentina, nonostante avessi altre opportunita' di lavoro". Le parole sono quelle che qualsiasi allenatore spenderebbe per dimostrare attaccamento alla Società in un momento di forti pressioni esterne e di dubbi amletici sul futuro.. "Essere o non essere" ancora viola? In realtà emerge una doppia prospettiva. Non è infatti un allenatore che, rimasto senza squadra, è stato pescato nel mucchio dei 'disponibili' da Corvino.
Sinisa ci tiene a far sapere di aver scelto lui stesso la squadra di Firenze tra altre alternative possibili. Un doppio incastro, una unione d'intenti, una visione comune tra Mihajlovic, Corvino ed A&D DV. "Sono felice della decisione assunta, che mi ha permesso e mi permetterà di poter lavorare insieme ad una Società composta da persone serie e competenti e dove spero di continuare ad esercitare la mia professione per tanti anni ancora". Una collaborazione a tempo sulla carta ma di lungo orizzonte nei pensieri del tecnico. Non una virgola sull'incredibile vortice di consensi, neppure troppo celati, alla notizia di un possibile addio del tecnico e conseguente smistamento di carte jolly con personaggi illustri che non si sono certo tirati indietro dalla possibile chiamata.
Follia, incredulità, scalpore e poi tutti a sfogliare l'elenco dei mister senza panchina in un finale di stagione che ha visto la giostra dei trasferimenti. Striscioni allo Stadio, inviti a restare? Sondaggi, telefonate, pareri e libertà di pensiero in quegli sgrammaticati e contenti "A me mi garberebbe..". E se fosse stato l'ennesimo campanello d'allarme? Fatte tutte le dovute considerazioni e sentiti gli esperti che delineano nella passata stagione una fisiologica flessione, resta l'oggettiva conferma di un ambiente che non si è sposato con il metodo tattico, tecnico, umano del nuovo allenatore. Qualora vi fossero risultati fin da subito, campioni emergenti o ritrovati (per non parlare di nuovi arrivi..
per non parlarne) sarebbe gioco facile vedere e ritrovare entusiasmo, ma se la sfida fosse ancora quella di aver fiducia a scatola vuota, di provarci per vedere che effetto fa, cosa succede e quanto può durare? Allora in quel caso il bisbigliare di questi giorni tornerebbe come l'eco dei fastidiosi "te l'avevo detto" che non fa mai piacere ricordare, ma che inevitabilmente fanno capolino. Chi invece incassa ancora il niente di fatto è l'Inter ancora in cerca di una guida, mentre Leonardo è già all'opera alla 'corte' di Francia. AL