I samurai, con le loro armature e le caratteristiche spade ricurve, sono un esempio dell’enorme attrazione che il Giappone esercita sull’Occidente. Lo stesso tipo di fascino che attira ogni giorno visitatori da tutto il mondo al Museo Stibbert di Firenze, celebre proprio per l’imponente collezione di armi e corazze giapponesi. La casa editrice Polistampa cura dal 1999 le pubblicazioni del Museo, in una collana giunta al fascicolo numero 13 che, intitolato Tsuba (pp. 104, euro 18, testi in italiano e inglese), sarà nelle librerie dal 15 giugno. L’elsa della spada giapponese (chiamata appunto “tsuba”) è un elemento fondamentale per l’equilibrio e l’armonia estetica dell’arma.
La collezione di tsuba presente al Museo Stibbert, che consiste in più di cento esemplari, è esemplificativa dell’evoluzione storica delle conoscenze artigiane e delle differenze di stile decorativo. Vi sono else create per resistere ai più duri scontri, ma che al tempo stesso celebrano con delicatezza il senso della bellezza della natura, di semplici oggetti d’uso quotidiano; e ve ne sono altre che rappresentano invece un’apoteosi dell’arte del cesello, dell’incrostazione, della sapienza metallurgica, della bellezza artistica.
Nel volume, ricco di foto a colori e introdotto da un saggio di Francesco Civita, ogni elemento è provvisto di scheda descrittiva. Il lavoro è poi fornito di una sezione dedicata agli alberi genealogici dei rappresentanti le maggiori scuole, di un glossario dei termini tecnici come necessario ausilio alle schede, e da un breve saggio sulle leghe a base di rame e sulle patinature tradizionali. Completano l’opera la bibliografia dei testi di studio usati e l’elenco degli autori presentati. Gherardo Del Lungo