Firenze – “Pur con le difficoltà economiche e i vincoli che gli enti pubblici incontrano in questo momento , il mio assessorato ha deciso di non decurtare le risorse a disposizione per le politiche realtive alla sicurezza sul lavoro. Quella per la sicurezza sul lavoro è una battaglia di civiltà, che nessuno di noi può giocare da solo. La posta in gioco è troppo importante”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia è intervenuta oggi all’Assemblea regionale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di CGIL CISL e UIL, su “Salute e sicurezza del lavoro – fattore imprescindibile di qualità del lavoro.
Motore per un nuovo sviluppo sostenibile”. “I dati sugli infortuni in Toscana sono in calo ormai da qualche anno – ha detto l’assessore – Non ci sono algoritmi in grado di dimostrare quanta parte di questo miglioramento sia dovuta alle nostre comuni azioni di prevenzione e vigilanza. Ma credo che dobbiamo avere il coraggio di prender cene parte del merito, e insistere in questa direzione. La Toscana è da anni all’avanguardia in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con una produzione normativa che ha poi ispirato anche le disposizioni nazionali.
Nella nostra regione il fenomeno infortunistico registra un tendenziale decremento ormai da alcuni anni, ma rimangono ancora troppi gli infortuni sul lavoro, anche con esito mortale, soprattutto in comparti come l’edilizia e l’agricoltura-selvicoltura. E si registra anche un consistente aumento delle denunce delle malattie professionali, che rappresentano una sfida e un’emergenza da fronteggiare”. L’assessore ha fatto un’analisi dell’attuale sitazione socio-economica: “La portata delle trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi anni richeide, anche in Toscana, una governance che operi in maniera trasversale, superando il concetto di politiche settoriali.
La crisi economica ha acuito i fenomeni di ricerca esasperata del contenimento dei costi, che troppo spesso rischiano di riflettersi in tagli indiscriminati a voci di spesa come la sicurezza e la regolarità del lavoro. Si sta assistendo – ha osservato ancora – ad una polverizzazione del tessuto produttivo, con una crescente presenza di piccolissime imprese e lavoratori autonomi, anelli deboli di una catena di appalti e subappalti che diluiscono le responsabilità e accrescono la ricerca dell’economicità ad ogni costo”. In questo contesto, ha sottolineato l’assessore, sono fondamentali le figure dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che “possono svolgere un’importantissima funzione di presidio nei luoghi di lavoro, per la conoscenza che hanno dell’attività lavorativa e delle condizioni di lavoro, e fare un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei colleghi.
Per questo motivo – ha ricordato – ormai da anni la Regione Toscana ha realizzato un progetto denominato “Rete regionale degli Rls”, che per la sua importanza e per gli esiti positivi riscontrati, riconfermiamo per il prossimo biennio”. Sempre in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro, nel corso dell’ultima seduta la giunta regionale ha approvato il Piano mirato regionale “Azioni di prevenzione in edilizia”, destinando per il triennio 2011-2013 la somma complessiva di 1.065.000 euro, disponbili per quelle aziende sanitarie che presenteranno progetti di formazione e informazione, vigilanza, monitoraggio per la prevenzione degli infortuni nel settore dell’edilizia.