Firenze - "La retribuzione ai sindacalisti viene decurtata se e quando questi dichiarano di essere in sciopero. Lunedì scorso, giorno dello sciopero, si sono 'dimenticati' di comunicare che non erano in permesso sindacale ma in sciopero. Se, come prevede la normativa, all’Azienda non arriva nessuna comunicazione dagli interessati, come nei casi rilevati lunedì 23 maggio, viene corrisposta la paga intera al contrario di quanto accade ai colleghi che stanno scioperando e quindi riscuotono di meno.
Decidere di stare in permesso sindacale nel giorno dello sciopero, venendo quindi pagati per intero, è senz'altro una scelta legittima ma indubbiamente discutibile dal punto di vista 'politico'. Questa la risposta del presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi ai sindacalisti secondo i quali vi sarebbe un errore dell'azienda nel conteggio delle paghe per la giornata di lunedì scorso: "L'azienda non ha fatto nessun errore - prosegue Bonaccorsi - Chi era in permesso sindacale verrà pagato a stipendio pieno: queste sono le regole e i sindacalisti le conoscono benissimo".
A proposito del volantino diffuso ieri dalla Rsu sui supposti 'sprechi' dell'azienda, Bonaccorsi sottolinea che "i fatti indicati e le circostanze narrate, oltre che i numeri riportati sono completamente falsi e il tono del volantino è vergognoso, infamante e denigratorio, non verso la mia persona ma verso il nome stesso dell’Azienda. Ragion per cui oggi stesso abbiamo querelato gli autori per diffamazione". Come già ricordato in modo trasparente con un comunicato stampa il 16 aprile scorso, il premio di risultato relativo al 2010 è stato erogato agli autisti e operai (nella misura di 1 milione e 800mila euro complessivi) a me in qualità di Direttore Generale, ai 4 Dirigenti ed ai 29 quadri e responsabili di funzione (nella misura di 335mila euro complessivi) e ai 123 impiegati (176mila euro complessivi) in ragione dei risultati raggiunti e superati rispetto alle previsioni di budget: "Tutti hanno lavorato duro, portando obiettivi straordinari come il pareggio di bilancio che in Ataf mancava dal 1958, ed è giusto che abbiano ricevuto il premio di risultato che non spetta solo agli autisti.
I quali, tra l'altro, lo hanno ricevuto anche lo scorso anno quando, in ragione del mancato raggiungimento dell’equilibrio di bilancio, a quadri e dirigenti, me compreso, non andò neanche un centesimo. Evidentemente gli autori di quel volantino ritengono che il merito non debba essere premiato, ma io la penso diversamente”. "E' falso che siano stati spesi 100mila euro per dipingere mezzi prossimi alla rottamazione: si tratta di 12 mezzi che hanno davanti ancora molti anni di esercizio e ammortamento- aggiunge il presidente di Ataf - Falso che l'advisor per la valutazione dell'azienda preliminare alla gara per l'ingresso di soci privati costi 90mila euro: la cifra corretta è 60mila.
Falso che abbiamo speso 150mila euro per la stazione di ricarica elettrica: non esiste nessun costo sostenuto dall'azienda sotto quella voce. Vero che paghiamo l'affitto del deposito di viale Aleardi: qualcuno è abituato a stare in casa d'altri senza pagare?" Infine "non si può parlare di spreco per l'acquisto dei nuovi bussini: 500mila euro per 5 mezzi, tre usati e due nuovi, non è una cifra incongruente visto che il costo di un solo mezzo nuovo varia fra 160 e 220mila euro".