Le Regioni non hanno competenza primaria sul contrasto all’usura e anche il sostegno alle vittime è a carico dello Stato. In Toscana esiste un’unica fondazione riconosciuta dallo Stato per contrastare il fenomeno dell’usura e dal 2009 c’è una legge regionale (n. 86) sulla prevenzione dell’usura e sull’educazione all’uso del denaro. Così l’assessore alla Mobilità e logistica Luca Ceccobao ha risposto in aula all’interrogazione di Marina Staccioli (Lega Nord Toscana).
“La legge – ha aggiunto l’assessore - riguarda la messa in atto di iniziative informative ed educative, la creazione di una rete di sportelli a supporto dei cittadini, il sostegno alle associazioni di volontariato e ai Comuni per aiuto alle vittime. Altre iniziative riguardano il sostegno del credito per le imprese e per le famiglie”. Livorno, Pistoia, Massa Carrara e Prato sono le province toscane a maggior rischio usura. Secondo il “Rapporto 2010” di SOS Impresa, quella labronica sarebbe addirittura in una posizione peggiore in graduatoria rispetto alle province di Trapani e Crotone, entrambe con un grave livello di racket.
Analoga situazione per la Valdinievole pistoiese, mentre già da dieci anni le province di Massa Carrara e di Prato si trovano ad affrontare un grave rischio correlato ad usura e strozzinaggio. «Non sono affatto soddisfatta – chiosa Marina Staccioli, vicepresidente del gruppo consiliare Lega Nord Toscana in Regione – della risposta della Giunta Regionale alla nostra interrogazione sul rischio usura a Livorno e nel resto della Toscana». Il motivo del contendere riguarderebbe le competenze della Regione sia in fase di contrasto a questo fenomeno, sia in fase di supporto alle famiglie e alle imprese colpite da usura. «La Giunta – prosegue la consigliera versiliese – afferma che le Regioni non hanno competenze primarie sul tema del contrasto al fenomeno e che anche il sostegno alle vittime è a carico dello Stato.
Peccato per la Regione Toscana, però, che la Regione Lombardia il 3 maggio abbia approvato una legge regionale di interventi “per la prevenzione e il contrasto della criminalità”, nella quale si promuove la realizzazione di azioni volte a prevenire e a combattere il fenomeno dell’usura. In questo momento di crisi economica, il rischio di cadere in questa trappola, sia per le famiglie che per le imprese, è enorme e mi auguro, come la Giunta “ha evidenziato”, che si riesca a prevenire il rischio e a supportare coloro che ne hanno bisogno, affinché questo fenomeno venga debellato.
Bisogna reinvestire – conclude Staccioli – i capitali sequestrati agli usurai nella lotta a questo fenomeno e nel sostegno delle vittime»