La Provincia riafferma con decisione un ruolo di primo piano nella lotta alla criminalità organizzata e all'usura. E' questo il messaggio che emerge dal progetto per lo sportello della legalità e della sicurezza, presentato stamani a palazzo Buonamici insieme all'ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna. A firmare l'accordo con l'assessore alla Legalità della Provincia Loredana Ferrara, il presidente della Fondazione Antonino Caponnetto Salvatore Calleri, il sindaco di Vernio Paolo Cecconi, gli assessori di Prato Aldo Milone, di Carmignano Sofia Toninelli, di Montemurlo Ilaria Maffei, di Cantagallo Elisabetta Grassulini e di Poggio a Caiano Antonio Castellano.
Era presente anche il presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Maroso. A Prato, proprio per firmare l'accordo a nome della Fondazione, è arrivato Pier Luigi Vigna, che coordina, su tutto il territorio nazionale, il lavoro della Fondazione riguardo agli sportelli. “E' importante che si parli di lotta a mafia e criminalità, ma nelle scuole dovremo cominciare a parlare anche di corruzione, un cancro che si sta diffondendo sempre più nel nostro paese e uno degli strumenti più utilizzati dalle mafie - ha detto Vigna alla conferenza stampa – Un altro problema che mi sta particolarmente a cuore è la lotta al capolarato, che ho intenzione di portare avanti anche coinvolgendo il Parlamento, perché corregga la legge, per niente severa su questo fronte”. “I percorsi di legalità che promuoveremo attraverso lo sportello della Fondazione sono uno degli impegni forti di azione contro la criminalità e l'usura su cui l'assessorato della Provincia sta investendo molte energie – ha spiegato l'assessore Ferrara – Vorrei che riuscissimo a coinvolgere i ragazzi, che nel progetto saranno le “antenne della legalità” e a lanciare un messaggio forte.
Che a Prato non si passa, che istituzioni e forze dell'ordine fanno rete per non consentire che la nostra provincia diventi terra di conquista, per qualunque tipo di criminalità, organizzata o di strada. E vorrei anche sottolineare che l'illegalità non ha colore e provenienza, va combattuta tutta. E se vogliamo che i cittadini denuncino, soprattutto gli stranieri, dobbiamo fare in modo che non temano le autorità”. Calleri ha quindi spiegato come si articolerà il lavoro della Fondazione, con uno sportello, per così dire virtuale, che avrà sede in Provincia, ma sarà collegato attraverso un indirizzo mail (logistica@antoninocaponnetto.it) alla Fondazione e avrà diversi punti di ascolto e monitoraggio sul territorio.
“Prato è la seconda città in Italia, dopo Piacenza, la prima in Toscana che adotta lo sportello. Significa che qui non c'è la volontà di voltarsi dall'altra parte, di lasciare che le organizzazioni criminali conquistino consenso sociale. Le prossime a partire saranno Reggio Emilia e Rimini, ma il nostro è un progetto nazionale – ha aggiunto Calleri – faremo un monitoraggio accurato dell'evolversi della situazione a Prato e i dati che raccoglieremo e analizzeremo saranno a disposizione”. Milone ha quindi sottolineato l'importanza di formare gli studenti sui temi della legalità e ha aggiunto che Prato è un territorio a rischio, anche perché in questo momento ha una economia debole.
“Un plauso particolare però dobbiamo farlo alle forze dell'ordine che a Prato stanno operano con un impegno particolare”, ha concluso. L'obiettivo dello sportello e del progetto è offrire ai cittadini e in particolare ai giovani azioni che valorizzino l’educazione alla convivenza civile ed ai principi di legalità in modo da costituire un contrasto serio, e anche un'azione di prevenzione, all'infiltrazione mafiosa nel territorio provinciale, incrementando il lavoro di rete già esistente con le istituzioni che a diverso titolo si occupano di legalità. Lo sportello sarà particolarmente attivo nelle scuole ma avrà anche una serie di compiti che mirano a dare un contributo concreto al lavoro delle amministrazioni e delle forze dell'ordine in generale.
Monitorerà infatti la situazione del territorio provinciale riguardo ai fenomeni criminosi, creerà una rete con le associazioni che nel territorio operano nel campo dell'affermazione dei principi di legalità, con le organizzazioni sindacali e di categoria e organizzerà negli istituti seminari ed eventi con il contributo dei principali esponenti dell'antimafia a livello nazione. Inoltre sono previste iniziative informative e conoscitive sugli strumenti di contrasto e di prevenzione all’usura, anche per favorirne l'emersione.
Il progetto naturalmente sostiene il lavoro del tavolo interforze coordinato dalla Prefettura di Prato. Domani, intanto al Copernico, c'è il primo appuntamenti dedicato agli studenti. Il progetto sarà spiegato agli alunni del liceo e a una delegazione dell'Istituto Datini, nell'ambito di un incontro dell'iniziativa regionale 'Sentinelle della legalità'. Appuntamento dunque alle 11 nella sede del Copernico in via Borgovalsugana, partecipa l'assessore Ferrara. Gli incontri saranno poi programmati in tutte le scuole, anche nelle medie, e un calendario apposito sarà concordato con le forze economiche e sociali.