"Ritengo necessario fare il punto della situazione di una tematica che ci ha visti contrapposti ad una categoria, supportata dalla presa di posizione di parte di questo consiglio comunale" - ha esordito l'Assessore Massimo Mattei relazionando in Consiglio Comunale. "Prima di analizzare i singoli cambiamenti, mi preme fare un breve sunto di ciò che accadeva prima del nostro intervento: erano presenti varie fasce orarie, in particolare per gli autocarri fino a 35q non vi era nessuna limitazione, per i veicoli fino a 35 q accesso fino alle 9 e 30 e circolazione sino alle dieci, per gli autocarri adibiti a trasporto generi alimentari accesso fino alle 9 e 30 e transito libero fino alle 11 e 30" "Poi abbiamo girato per la città, confrontandoci con i cittadini ed abbiamo deciso di porre delle limitazioni.
Era oramai in corso una totale libertà di comportamento in materia. Siamo consapevoli di essre una città a vocazione turistica ed abbiamo un numero enorme di locali e ristoranti in una città che è diventata difficile da abitare in cui è difficile anche capire dove finiscono i diritti di alcuni ed iniziano quelli degli altri. Sapevamo di doverci scontrare con qualcuno, per non arrivarci la cosa migliore è non fare niente. A volte il contrasto avviene con lo status riconosciuto. Considerate che in alcuni paesi si può consegnare fino alle 8 e dico "fino", significa che si può partire anche prima" "In questi primi giorni la Municipale non è intervenuta sanzionando gli addetti alle consegne, perché sappiamo che ci sono reali difficoltà.
Per questo sono voluto andare personalmente al Mercato di Novoli per toccare con mano le problematiche dalle prime ore dell'alba, ed è piuttosto evidente che occorre anticipare certi orari per venire incontro a certe esigenze. Non ho trovato forte contrapposizione da parte dei trasportatori, anzi, a parte un 'Vaffa..' ho riscontrato da parte loro la nostra stessa idea di una situazione non più sostenibile per un centro di eccellenza completamente inquinato da furgoni di ogni tipo" Mattei legge in consiglio la lettera di un trasportatore che ha scritto al sindaco Matteo Renzi: "Sono un commerciante del settore e rifornisco ristoranti da venticinque anni, sottoposto a turni assurdi e a dover sottostare ad imperativi intollerabili.
Da lunedì questo non accade più, consegne più veloci ed ottimizzazione del servizio. Prima ci chiedevano di poter tornare quando pareva loro, ma stia tranquillo che senza merce non ci rimangono, perché senza rifornimento non guadagnano e si sono accorti di dover portare dei cambiamenti" "Capisco che la polemica ci sia, e capisco anche il lavoro dei consiglieri comunali che si trovano ad essere 'veicolati' da alcune categorie che cercano di fare pressione sulla Giunta. Sia io che il vice sindaco Nardella abbiamo incontrato le categorie in tempi non sospetti..
forse non è stata una concertazione totale, siamo partiti da una base di nozioni acquisite. Ma la situazione ad oggi non è drammatica come prospettato, anche la stessa Esselunga partita con previsioni allarmanti è tornata indietro. Chiedo di aspettare a fare delle valutazioni almeno un paio di mesi, per dare modo di assimilare la trasformazione. Il cambiamento fa "girare le scatole", ma un sacrificio deve essere fatto da parte delle varie categorie per salvaguardare il bene supremo che è Firenze" L'ordine del giorno, presentato dal consigliere Marco Stella, volto a sospendere il provvedimento, viene respinto per 21 voti contro 12.
Il consigliere invita allora la Giunta a spostare la discussione riportandola in Commissione Mobilità, ponendo come data risolutiva il 1 settembre 2011 così come suggerito dall'ex presidente del consiglio comunale, ora consigliere SEL Eros Cruccolini. L'Assessore non è di questo avviso e sottolinea che "Durante l'estate non cambierà nulla, successivamente vedremo, dopo aver acquisito dei dati" al contempo richiama il consigliere del Pdl a rivedere la sua esposizione dei fatti delineata in modo tale da mettere Mattei nella posizione dell'uno contro tutti per aver solo "individuato la criticità" e non aver "dato la soluzione", facendo notare come la maggioranza sia compatta sul portare avanti il provvedimento. “Mi domando, in tutta sincerità – dichiara il capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli - , che fine abbia fatto la politica di ascolto dei cittadini che il sindaco Renzi ha sempre sbandierato come sua prerogativa, fin dalla campagna elettorale e poi con l’iniziativa dei cosiddetti 100 luoghi dello scorso settembre. Le ultime scelte del sindaco, la pedonalizzazione di piazza Pitti e via Tornabuoni, e la restrizione dell’orario per il carico-scarico merci in ztl, appaiono come imposizioni, e non come scelte ponderate dopo aver presentato il provvedimento e ascoltato le eventuali osservazioni. Senza entrare nel merito dei provvedimenti, crediamo che amministrare così la città abbia un unico effetto: creare malumori tra operatori economici e cittadini.
Il sindaco faccia un passo indietro, e torni a fare ciò che aveva promesso ai cittadini di fare: dia loro ascolto”. “Oggi intervenendo in Consiglio comunale sul carico-scarico merci nel centro storico ho evidenziato come seppur l'obiettivo finale di restringere le finestre di consegna sia pienamente condivisibile, i tempi sono troppo stretti, e le modalità adottate dal Comune evidenziano profonde carenze.” Lo dice il consigliere della Lista Spini Tommaso Grassi. “Sulle modalità - aggiunge Grassi- avremmo preferito vedere un Comune che metteva a disposizione e incentivano modi alternativi di distribuzione, come la consegna merci tramite bici, e la trasformazione dei mezzi usati attualmente, per esempio in mezzi elettrici o comunque ecologici.
E’ inutile nascondere dalla vista il carico-scarico merci per qualche decina di minuti in meno e continuare ad inquinare e creare ancor più confusione mentre molti devono attraversare il centro storico per lavoro, studio o altro. E’ del tutto evidente che il provvedimento è stato confezionato in fretta e furia solo ed esclusivamente con lo scopo di imporre una nuova modalità che però non risolve il problema – conclude Grassi – ; ne è la dimostrazione il fatto che sembrerebbe che il Comune si sia dimenticato di rilasciare la deroga per il trasporto delle scenografie del Maggio Musicale, che ha entrambe le sedi in centro storico.” “Il Pdl è l’unico a difendere le attività economiche in questa città – ha dichiarato il consigliere del PdL Marco Stella -.
In consiglio comunale abbiamo assistito al paradosso che tutte le forze politiche tranne il PdL hanno votato per mantenere così come oggi modulato il provvedimento del carico e scarico merci in ztl. Renzi è riuscito nella storica impresa di avere una vera maggioranza allargata che va da SEL passando per l’Italia dei Valori, arrivando fino a FLI, un vero capolavoro. Il PdL come al solito è l’unica forza che propone proposte di sviluppo per le imprese del nostro territorio. La comunicazione dell’assessore Mattei ha confermato la scelta di lasciare il provvedimento di carico e scarico merci con gli orari di oggi”. “Questa nuova formulazione dell’orario – prosegue Stella -, in una sola settimana dal suo ingresso, ha provocato danni per oltre due milioni di euro all’economia fiorentina.
Le consegne sono diminuite in generale del 30%, alcuni settori merceologici hanno subito una diminuzione di consegne di addirittura il 60% o 70%. Ci sono stati dei casi in cui forse non si riuscirebbe a fare nemmeno una consegna, il più eclatante quello delle librerie che, aprendo alle 9, non riuscirebbero a consegnare nemmeno un libro. In totale, infine, ci sono oltre 4mila aziende coinvolte dal provvedimento. Secondo i nostri calcoli grazie a questa scellerata decisione la perdita per l’economia fiorentina in una sola settimana sarebbe di oltre 2milioni di euro”. “Chiediamo – conclude Stella - che il provvedimento venga immediatamente ‘congelato’, e si cominci a discutere in maniera seria sulla mobilità all’interno del centro storico, prendendo in considerazione le richieste delle imprese, e il contributo che ha prodotto il PdL in tema di mobilità delle merci. Solo attraverso il confronto si raggiungerà l’obiettivo condiviso di razionalizzare il transito dei mezzi all’interno della ztl, salvaguardando il centro storico, la salute dei cittadini e lo sviluppo delle imprese”. “Vorremmo sbagliarci, ma l’impressione, riguardo al provvedimento che restringe l’orario di ingresso in ztl, è che non si sia tenuto conto delle reali necessità di diverse centinaia di operatori – ha dichiarato il consigliere Pieri dell'Udc verso PdN - , e che nella foga di stoppare i ‘furbetti del permessino’ (che certamente esistono) si sia fatta di tutt’erba un fascio.
Invitiamo per questo nuovamente l’amministrazione a fare una approfondita riflessione, perché il rischio è quello non solo di cancellare posti di lavoro, ma anche di rendere difficile la sopravvivenza delle attività di somministrazione del centro storico”. "E' necessario rimettere mano a un provvedimento inopportuno, che cerca di affrontare un problema reale nel modo sbagliato: le buone intenzioni quando sono calate dall'alto si traducono spesso in pessime azioni".Questo quanto dichiarata dal consigliere del PdL Emanuele Roselli. "Il vero coraggio non è nel decisionismo – continua Roselli - , ma nella capacità di dialogo e di confronto con le parti interessate, escluse ancora una volta dal percorso di concertazione.
Questa prima settimana dall'entrata in vigore del provvedimento sta mostrando tutte le criticità e i limiti della scelta fatta. Il Pdl ha presentato al riguardo proposte concrete e condivise, adesso la giunta abbia il coraggio di correggere il tiro mettendosi al servizio dei fiorentini e non di una idea astratta di città che troppo spesso pare ispirare la politica di questa maggioranza" ha aggiunto Roselli. "L'assessore Mattei ha detto oggi in aula di essere disponibile a rivedere il provvedimento sull'orario di scarico/carico delle merci nel centro storico, ma solo dopo che le categorie avranno portato delle prove concrete del non funzionamento dell'attuale provvedimento.
Le prove, purtroppo ci sono già, la paura è che la maggioranza non attenda prove, ma il collasso dell'economia del centro storico, per poi, come sempre, piangere sul latte versato". Questo l'intervento del consigliere del PDL Francesco Torselli. "Che il provvedimento sul carico/scarico preso da questa amministrazione - spiega Torselli - abbia già scontentato tutti è sotto la luce del sole: i commercianti che sono costretti ad alzarsi due ore prima o a pagare un dipendente per essere presente in negozio entro le 9.00 ed i trasportatori che rischiano di perdere i propri clienti dopo aver rilevato, fonte AssoToscana, che già nella prima settimana il 30% delle consegne non è andato a buon fine.
Se la giunta vuole prove queste stanno nei numeri raccolti dopo una settimana in cui il nuovo provvedimento è entrato in vigore: su 450 consegne di latte ne sono fallite 130, su 180 forniture di gelato ne sono fallite 81, su 56 consegne di merci non deperibili ne sono fallite 39". “Se per rivedere il vostro provvedimento volete delle prove - conclude il consigliere - queste ci sono già eccome, se invece volete aspettare il collasso di tutta l'economia del centro, continuate coi vostri provvedimenti contro i commercianti...
Del resto, sempre per continuare a parlare coi numeri, le attività commerciali chiuse negli ultimi tre anni a Firenze sono più di 1.230. Forse anziché di provvedimenti restrittivi, il commercio fiorentino necessitava di un sostegno”. Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale Marco Cordone è "d'accordo con la proposta del Segretario federale della Lega Nord e Ministro per le Riforme Umberto Bossi e del Ministro per la Semplificazione normativa e Coordinatore delle segreterie nazionali Roberto Calderoli, di spostare i ministeri dal Centro ai Territori, facendo rimanere a Roma soltanto quei Ministeri che hanno un senso che rimangano lì.
E' una proposta molto sensata che porterebbe vantaggi a tutto il Paese". In quest'ottica di progetto federalista della Lega Nord "di decentrare le sedi dei Ministeri sul territorio(ricordo il progetto di qualche anno fa di capitale reticolare d'Italia), vorrei riproporre un'idea che avevo avanzato già alcuni anni fa, per la precisione nella seconda decade dell'aprile del 2008". La proposta è quella di "trasferire a Firenze la sede del Ministero dei Beni Culturali, dato che Firenze è riconosciuta come la Capitale italiana della cultura ( non per niente il Ministero dei Beni Culturali fu ideato da un politico fiorentino, il compianto Sen.
Giovanni Spadolini). Tra l'altro "nella nostra città non mancherebbero sedi prestigiose dove poter ospitare il Ministero e questa proposta, se andasse in porto, potrebbe servire, se adeguatamente supportata, a rilanciare alla grande la Capitale della Toscana, offrendo anche innumerevoli possibilità di lavoro ai tanti operatori del settore". "Oggi - conclude Cordone - non si finisce mai di parlare di Unità d'Italia ed allorta trovo più che sacrosanto spostare alcuni ministeri da Roma in altre città, compre Milano e Firenze".
Decentarare alcuni ministeri "non può che far bene all'Unità d'Italia, con la riorganizzazione dello Stato in senso federale". Antonio Lenoci