“Danni alle aziende di trasporto, alle attivitŕ commerciali e agli alberghi. Il nuovo orario per il carico-scarico merci non sta creando soltanto generici disagi, ma ha giŕ ricadute economiche negative”. Cosě Legacoop Servizi Toscana, che ha tra le cooperative aderenti importanti imprese di logistica e trasporti con migliaia di lavoratori, denuncia i problemi provocati dalle nuove regole introdotte dal Comune di Firenze sul carico e scarico merci nel centro storico.
A parlare, a nome anche di Confcooperative e Agci, le altre due centrali cooperative, č il responsabile Logistica e Trasporti di Legacoop Servizi Giovanni Giuliacci. “In questi primi due giorni del nuovo sistema sono saltate diverse forniture – dice Giuliacci – perché chi deve consegnare le merci non ce la fa a portarle tutte a destinazione in un'ora e mezzo. E il problema piů grave riguarda i generi alimentari deperibili: alcuni alberghi e attivitŕ commerciali non hanno potuto ricevere latticini, pesce, carne.
I danni economici insomma ci sono giŕ e sono destinati ad aggravarsi, se il Comune non rivedrŕ la sua decisione”. Il rischio, secondo Legacoop Servizi e le associazioni di settore delle altre due centrali cooperative, č che aumentino il numero di furgoni che si muovono nel centro storico e il prezzo delle forniture. “Appurato che in un'ora e mezzo č impossibile fare tutte le consegne che si facevano finora – spiega Giuliacci – ciň che succederŕ č facilmente prevedibile.
I fornitori utilizzeranno piů mezzi per riuscire a fare in tempo tutte le consegne, o aumenterŕ il numero dei fornitori che operano nel centro storico, con le conseguenze sul traffico e sull'ambiente che si possono immaginare. L'altro rischio reale č che cresca il costo di ogni fornitura: un meccanismo al rialzo determinato dal fatto che ogni impresa puň fare meno consegne di prima e che sarebbe negativissimo in un momento di crisi economica come questo”. I rappresentanti delle cooperative di trasporto chiedono al Comune di aprire un confronto sul carico-scarico merci in centro.
“Non siamo contrari a prescindere ai cambiamenti – conclude Giuliacci – ma per cambiare e migliorare le cose bisogna conoscerle bene. Un confronto con gli operatori del settore sarebbe stato utile prima di tutto all'amministrazione comunale. Invece č stata presa una decisione unilaterale che sta creando veri danni. Noi finora ci siamo tenuti fuori dalle polemiche per cercare una mediazione, ma non ci č stato concesso. Per questo ora chiediamo pubblicamente al Comune di aprire un dialogo con tutte le associazioni di categoria”.