Continuano le segnalazioni da parte dei comuni in merito alla situazione critica che va sempre più prospettandosi per le scuole. La preoccupazione dilaga tra i territori montani dove il prendere coscienza delle gravi ripercussioni della Riforma Gelmini, che si accompagna ai tagli che tutti ben conosciamo in capo agli enti locali, non ultimo quello del trasporto pubblico locale, sta determinando un allarmismo generale che riguarda tanto il taglio al personale docente e a quello ATA, quanto i nuovi paramenti per la formazione delle sezioni e delle classi. La preoccupazione maggiore riguarda la scuola di infanzia e la secondaria di secondo grado per le quali il D.P.R.
81/09 non prevede deroghe specifiche per i comuni disagiati e innalza il numero minimo di iscritti a 27. I comuni inoltre avanzano segnalazioni in merito ai tempi di confronto per la determinazione delle classi e degli organici. “È comprensibile capire –ha detto Oreste Giurlani Presidente di UNCEM Toscana - che in un momento di tagli, anche la scuola debba fare dei sacrifici, ma non possiamo permettere che siano privati interi territori del diritto all’istruzione previsto dalla nostra Costituzione.
Con il drastico taglio previsto al trasporto pubblico locale dove andranno questi ragazzi? E le famiglie come potranno considerare ciò se non un venir meno del servizio che il comune ha sempre garantito? UNCEM Toscana ritiene opportuno procedere con la richiesta di una deroga nei confronti di alcune realtà particolarmente critiche, come può essere il Liceo Classico, di Massa Marittima o Aulla, storicamente non inflazionato per numero di iscrizioni, da avanzare nei confronti del Ministero. Questa è un'operazione che deve vedere in prima linea la Regione e gli enti locali con la massima collaborazione dell'Ufficio Regionale Scolastico, come fino ad ora fatto, nella prospettiva del servizio e del diritto all'istruzione da garantire ai cittadini. “Le scuole in montagna - ha detto Giurlani - sono una risorsa a tutti i livelli, sono la fonte per la democrazia, la palestra in cui il cittadino di domani può formarsi, sono un servizio che il comune può rendere alla comunità.
Non possiamo permettere ai tagli di distruggere un sistema costruito nel corso degli anni, con eccellenze e professionalità. Come UNCEM comprendiamo la difficoltà dell’Ufficio Regionale Scolastico di ottemperare alle richieste del Ministero, ma sentiamo anche la necessità di difendere un’offerta didattica che è patrimonio indiscutibile per la montagna”. Ricordiamo che le conseguenze dalla riforma Gelmini e i tagli del ministro Tremonti al settore pubblico e alla scuola, si fanno sentire pesantemente.
Sono 87.332 i posti dei docenti tagliati a livello nazionale nel triennio 2009-2011, come previsto dal piano attuativo della riforma per le scuole primarie e secondarie. I tagli operati dal MIUR sulla base del DL 112/2008 sono per l'A.S. 2011-2012 pari a 917 per la Toscana: - 3 per infanzia; - 498 per primaria; - 24 per secondaria I grado; - 392 per secondaria secondo grado. Esiste poi il problema per la formazione delle classi per la secondaria II grado a causa del parametro che prevede un minimo di 27 alunni di norma per formare la prima classe.