Firenze – Mobilità in deroga per i lavoratori dopo che avranno esaurito il periodo di mobilità ordinaria, mandato esplorativo a Fidi Toscana per avviare il percorso di acquisizione delle aree, costituzione di una società di scopo per la gestione immobiliare di queste a di altre zone da destinare ad attività industriali, accordo con Nuovo Pignone che si espande nell’a rea apuana e si impegna ad assumere lavoratori espulsi da aziende della zona, avvio al ministero dello sviluppo economico del lavoro per l’accordo di programma che dovrà essere definito a seguito della dichiarazione di stato di crisi. Queste in estrema sintesi le novità sulla vicenda della Eaton di Massa e che l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha riferito oggi alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali.
All’incontro, oltre all’assessore e ai tecnici della Regione, erano presenti i rappresentanti dei sindacati aziendali, provinciali e di categoria, il sindaco di Massa Roberto Pucci, il presidente di Fidi Paolo Rafanelli e il direttore Giovanni Ricciardi e i consiglieri regionali. In primo luogo Simoncini ha voluto rassicurare i 300 lavoratori licenziati da dicembre e che, da mesi, sostengono una difficile battaglia e stanno per esaurire gli ammortizzator i sociali ordinari. “Grazie all’accordo siglato con le parti sociali – ha sottolineato l’assessore – abbiamo previsto di assicurare, ai lavoratori che hanno esaurito quella ordinaria e che siano ex dipendenti di aziende per le quali sono in corso progetti di reindustrializzazione, la possibilità di accedere alla mobilità in deroga per un periodo di un anno.
Ciò consentirà di avere più tempo e di lavorare serenamente alle prospettive di rilancio produttivo dell’area”. L’assessore ha ricordato che l’acquisizione delle aree industriali è una premessa essenziale per il rilancio e ha ricordato che la giunta, oltre ad affidare mandato esplorativo a Fidi Toscana per valutare la fattibilità e gli strumenti per attuare l’operazione, ha deciso anche la costituzione di una societ&agrav e; di scopo, partecipata da Regione Toscana e Fidi ma aperta anche ad altre partecipazioni.
“La nuova società avrà funzioni immobiliari e dovrà rilevare e gestire, in tutta la regione e non solo nel caso della Eaton, tutte le aree da reindustrializzare. Avrà un ruolo di supporto all’attività di scouting e attrazione di investimenti che dovranno servire, appunto, a popolare con nuove attività imprenditoriali le aree acquisite. Per l’area ex Eaton Fidi è già al lavoro per trovare imprese intenzionate ad insediarvisi e a riassorbire i lavoratori licenziati”. A questo proposito, ha spiegato l’assessore, “abbiamo incontrato i vertici di Nuovo Pignone che si sono impegnati, una volta attivate le iniziative previste dall’intesa siglata qualche settimana fa con la Regione, all’utilizzazione per le imprese dell’indotto di lavoratori d i aziende in crisi del territorio.
Fra questi, ovviamente, i lavoratori della Eaton”. Infine l’assessore ha informato sul fatto che si è svolta ieri a Roma la prima riunione tecnica per l’avvio del percorso di costruzione dell’accordo di programma che dovrà dare concretezza al riconoscimento da parte del ministero dello stato di crisi. “Noi di Italia dei Valori vogliamo esprimere apprezzamento e supporto all'iniziativa della Regione Toscana, senza però sbilanciarci in facili entusiasmi, ma consapevoli delle difficoltà di un percorso originale intrapreso dalla Giunta a difesa dell’economia e dei posti di lavoro”.
E’ il commento dell’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, alla notizia che la Regione Toscana ha predisposto la mobilità in deroga per i lavoratori Eaton dopo che avranno esaurito il periodo di mobilità ordinaria, e ha dato il mandato esplorativo a Fidi Toscana per avviare il percorso di acquisizione delle aree. “Quella della mobilità straordinaria – aggiunge Evangelisti – è, al momento, la migliore notizia, che garantisce almeno un po’ di respiro e tranquillità agli operai della Eaton.
Resta però da compiere un lungo e difficile percorso per addivenire alla reindustrializzazione del sito e restituire piena occupazione alla forza lavoro. Pertanto, guardiamo con attenzione e fiducia al percorso avviato dalla Regione, ma siamo consapevoli che senza l’impegno diretto di un partner industriale serio, credibile e disposto a investire questo progetto rimarrà annoverato nel capitolo delle buone intenzioni”. “Noi di Italia dei Valori – conclude Evangelisti – siamo sempre rimasti al fianco dei 304 lavorati della Eaton e auspichiamo per questo che tutte le forze politiche, a tutti i livelli, senza distinzioni di parte e senza gli slanci propagandistici che già intasano le agenzie di stampa, si prodighino con ogni mezzo per offrire pieno sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie.
La vertenza Eaton non è soltanto una lotta per la difesa di trecento posti di lavoro, ma una vera e propria battaglia di civiltà in difesa della dignità del lavoro contro tutti quei poteri forti che nel nostro Paese si sentono ogni giorno più in diritto di umiliarlo e calpestarlo”. “Bene il passo avanti della Regione sull’acquisizione degli stabilimenti della ex Eaton di Massa, ma a che punto è invece la ricognizione per individuare nuove imprese disposte ad aprire in quell’area assorbendo i 300 lavoratori ex Eaton?” Se lo domandano i Consiglieri regionali del Pdl Jacopo Ferri e Nicola Nascosti (Vicepresidente della Commissione regionale sviluppo economico) insieme al Capogruppo del Pdl al Comune di Massa Corrado Amorese all’indomani della notizia dell’affidamento da parte della Regione a Fidi Toscana del mandato a verificare la fattibilità dell’acquisto dell’area. “Si tratta del primo passo ufficiale per acquisire l’area – commentano i tre esponenti del Pdl – e come tale lo accogliamo positivamente, anche se non possiamo non osservare con soddisfazione l’accelerazione impressa a questa vicenda dalla storica visita effettuata negli stabilimenti vuoti lunedì scorso dal ministro per le infrastrutture Altero Matteoli, convinto sostenitore che un corretto approccio istituzionale delle istituzioni a questa importante vicenda favorirà la soluzione del problema”. “Oltre ad essersi impegnato nella velocizzazione dell’erogazione dei dieci milioni di euro dell’accordo di programma – ricordano Ferri, Nascosti e Amorese – Matteoli ha promesso un interessamento presso il ministro del lavoro Maurizio Sacconi per tentare di reperire fondi aggiuntivi per prorogare la mobilità soprattutto per i dipendenti over 40, a garanzia dell’interesse bipartisan che l’intera vicenda Eaton riscuote”.