di Remo Fattorini Massa (Ms)- «Adesso chiederemo con forza al governo che si possa avere anche per la Eaton quello che abbiamo ottenuto per Prato e per i lavoratori del tessile. E porremo all'esecutivo il problema di prorogare gli strumenti di mobilità per dare respiro e un minimo di sicurezza a lavoratori che non possono essere abbandonati a se stessi, senza assistenza e sostegno». Queste le iniziative annunciate dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso dell'affollatissima assemblea con i lavoratori dell'azienda massese e sottolineate dagli applausi dei partecipanti all'incontro.
«Mentre siamo impegnati ad avanzare queste richieste – ha proseguito Rossi - voglio ribadire che questa è un'area che deve lavorare. I lavoratori non chiedono assistenza, chiedono lavoro, occupazione, futuro. Stiamo ancora verificando, senza clamore e al di fuori dei riflettori, ipotesi per trovare una soluzione positiva. Ma l'obiettivo è chiaro: vogliamo reindustrializzare quest'area. La Regione c'è, perché dopo tante perdite di occupazione anche quest'area deve riprendere la strada dello sviluppo.
Ma è un compito che deve vedere impegnato attivamente anche il ministero dello sviluppo economico». Nel suo intervento il presidente ha ancora una volta duramente criticato il comportamento della multinazionale americana: «Stigmatizziamo un capitalismo irresponsabile e autoritario che decide, con un tratto di penna, di mettere sul lastrico 300 lavoratori; che assume impegni che non rispetta, che abbandona un territorio quando aveva detto di volerlo reindustrialzzare e che non ha nemmeno il senso di responsabilità sociale di chiedere, per 700mila euro, la proroga della cassa integrazione in deroga».
«Qui – ha proseguito Rossi - c'è un problema serio di rapporto tra il capitale e l a democrazia: bisogna lottare perché il secolo nuovo riconosca più diritti ai lavoratori. Questa è la lotta che stanno facendo i lavoratori e per la quale io so da che parte stare, senza incertezze. Questo capitalismo si sta allontanando dalla democrazia: dobbiamo combattere per contrastare questo processo». Il presidente Rossi ha concluso rivolgendo ai lavoratori e alle loro famiglie gli auguri di buon Natale: «Credo che tutti abbiamo diritto ad un momento di serenità.
La Regione sta con i lavoratori dall'inizio di questa vicenda e ci sarà anche dopo le festività».