Sarebbero a rischio oltre 100 posti di lavoro all’Asp Montedomini. "I servizi - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - sono investiti da una pesante crisi gestionale: riabilitazione, teleassistenza e attività tecniche. Raccogliamo l'appello del sindacato alle istituzioni affinché venga riaperto un tavolo di confronto autorevole e rispettoso dei diritti dei lavoratori". Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori e invita la Provincia di Firenze "a sostenere la vertenza in atto che riguarda lavoro, occupazione, salari e il futuro della struttura".
Presentata una domanda d'attualità in Consiglio provinciale. "Le organizzazioni sindacali di categoria Cgil Cisl Uil protestano per la situazione di incertezza economica gestionale in cui vive l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Montedomini, a rischio il futuro dello stabilimento, le attività e soprattutto numerosi posti di lavoro. L’azienda Montedomini a partire per il Comune di Firenze, rappresenta il polo di riferimento funzionale in materia di anziani, disabilità e inclusione sociale, infatti gestisce ed organizza i propri servizi socio assistenziali in rapporti con i servizi sociali e la Società della Salute di Firenze.
Da oltre “….quattro mesi la Dirigenza di Montedomini ha evitato, nonostante le numerose richieste d’incontro, ogni confronto con i sindacati. Nella riunione dello scorso 2 Maggio nessuna certezza è stata data riguardo il futuro degli oltre cento lavoratori della struttura, con particolare riferimento a coloro che sono impegnati nei servizi di riabilitazione (PRIM), di Teleassistenza (TELECARE) e dei Servizi tecnici…”. Non solo vengono eluse le corrette relazioni sindacali ma si continua ad essere totalmente reticenti in materia di organizzazione del lavoro in una situazione in cui , così come affermano CGIL CISL UIL, la nuova organizzazione “… continua a mantenere una vasta area di precariato…” e la retribuzione del salario di produttività viene erogato in modo arbitrario e discrezionale.
Da qui la protesta dei sindacati a difesa del lavoro, occupazione, salari e soprattutto sul futuro di Montedomini, una struttura che lavora proprio sul versante dei bisogni socio-sanitari della popolazione. La protesta è accompagnata anche da un appello rivolto alle istituzioni locali al fine di contribuire a ricomporre un tavolo di incontro che faccia uscire fuori da ogni precarietà e incertezza una struttura che ha una rilevanza strategica nel problemi dell’autosufficienza, dell’accoglienza e dell’’inclusione sociale.
Gli scriventi consiglieri provinciali di rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori dell’ASP di Montedomini e nel dichiarare il proprio sostegno politico e istituzionale alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali a difesa del lavoro, occupazione e salari e soprattutto del rispetto dei diritti e delle prerogative sindacali chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire sulla situazione in cui versa l’ASP Montedomini oltre che dal punto di vista economico finanziario anche per quanto riguarda il futuro della struttura, sullo stato delle relazioni sindacali e sui servizi, attività e operatori a rischio nei settori della riabilitazione, teleassistenza e dei servizi tecnici.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza è stata interessata dalla vertenza in atto e cosa intenda fare per salvaguardare l’occupazione in una struttura che lavora proprio sul versante socio assistenziale. Infine chiediamo alla giunta se intende rispondere all’appello dei sindacati affinché venga ricostruito un tavolo di confronto che oltre a rispettare i diritti dei lavoratori e le corrette relazioni sindacali contribuisca a riconferire futuro e stabilità all’ASP Montedomini".