Il caldo comincia a mietere vittime, ovvero spettatori nelle sale cinematografiche. Anche le proposte si “rilassano” di conseguenza, eppure, paradossalmente, per i cinefili questa è l'occasione di vedere gemme che la distribuzione non si è sentita di giocare prima nelle sale. E' il caso di Hai Paura del Buio di Massimo Coppola, una storia di immigrazione (Eva, una rumena, che vende tutto per venire a lavorare in Italia ) e precariato (Anna, giovane operaia che accoglie Eva in casa propria) che mette a confronto due facce della stessa generazione di giovani (il regista proviene dai programmi MTV) e una tecnica non nuova ma riassemblata bene e in maniera efficace (macchina a mano per immedesimarsi meglio nei personaggi ).
Ma soprattutto la colonna sonora dei Joy Division fa da collante efficace ad una storia da vedere. C'è ancora del buono in Italia. Italiano è anche La Misura del Confine di Andrea Papini, giallo ambientato in cima al Monte Rosa. L'ambientazione montana fa quello che un po' faceva quella lacustre nel film di Molaioli, creando una cornice silenziosa e aspra nella quale si muovono personaggi simili all'ambiente circostante. Anche questo è da vedere. Ancora Italia : Tatanka vede il debutto sul grande schermo di Clemente Russo, il pugile napoletano celebre anche televisivamente per la sua partecipazione ad alcuni reality.
Storia di sport e Camorra, tratta da Saviano, e questo dovrebbe bastare a dare un “taglio” di massima alla storia. Si respira un forte odore di Gomorra e il cast è pure impreziosito da uno dei migliori attori slavi e forse del mondo, Rade Serbedzja. Con lo Stivale chiudiamo con Senza Arte né Parte, con Battiston, Salemme e la Finocchiaro (Donatella). Commedia sul precariato. Forse ne abbiam viste e riviste troppe di questi tempi, e l'argomento fa ormai davvero poco ridere...... Come L'acqua per Gli Elefanti è un drammone storico statunitense, con Reese Whiterspoon, il vampiro Pattinson e il cattivone Tarantiniano Christoph Waltz.
America della Grande Depressione, tratta da un romanzo di Sara Guen. Probabilmente blando come risultato. E poi c'è il trionfo dell'entertainment puro : Fast And Furious 5 mette accanto due icone dell'action moderno come Dwayne The Rock Johnson e Vin Diesel e già questo dovrebbe bastare a richiamare gli appassionati della saga del film automobilistico. Mentre Machete è un film spassosissimo, un capolavoro fumettistico kitsch di Robert Rodriguez che si segnala per chicche politically scorrect e ragazze con la pistola.
Puro divertimento, inutile cercare altro, ma divertimento puro : e gustosissime le partecipazioni di Bob De Niro, di Steven Seagal in tutta la massa corporea che è diventato, Don Johnson nei panni di un vigilante fascista. L'autoironia la fa da padrona, e consegna due icone al cinefumetto contemporaneo: la faccia rocciosa di Danny Trejo e la super sexy guerriera guercia Michelle Rodriguez...andale ! Marco Cei per seguire la programmazione delle sale fiorentine, cliccate qui